L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” analizza le trattative per la cessione della Roma. Il bilancio preoccupa ma non spaventa. Dan Friedkin era consapevole della situazione finanziaria in cui è sprofondata la Roma, per colpa della mancata qualificazione alla Champions ma anche di una gestione pluriennale spregiudicata. Ma l’analisi dei conti non lo ha scoraggiato. Lo ha anzi convinto ancora di più che l’investimento sul calcio italiano, sulla capitale d’Italia, possa essere stimolante. La Roma quasi certamente non riuscirà a rispettare i paletti del fair play finanziario entro il 30 giugno, quando i ricavi dovrebbero scendere a quota 180 – salvo miracoli in Europa League e salvo nuove munifiche sponsorizzazioni – e le perdite superare i 110. Per scongiurare sanzioni, a norma di regolamento, la società dovrebbe chiudere il bilancio con un attivo mostruoso. E questo non potrà avvenire, nemmeno se Fonseca riuscisse a portare la squadra in Champions League. Friedkin, di concerto con Fienga, sta studiando la strategia per evitarlo senza smantellare la squadra. Ma l’idea del voluntary agreement con l’Uefa, che lascia alle società neonate una deroga per rimettere in ordine i conti, appare complicato: secondo il regolamento, la Roma avrebbe dovuto richiederlo entro il 31 dicembre e – soprattutto – per avere diritto all’accordo dovrebbe non essere qualificata alle coppe europee nella prossima stagione. Inoltre, proprio a causa del patteggiamento del 2015, la Roma non è abilitata a chiedere altre “agevolazioni” nel triennio in esame. Dovrebbe cioè aspettare la stagione 2021/22, quando però la proprietà sarà in sella presumibilmente da oltre 12 mesi, limite massimo previsto per l’accordo volontario con l’Uefa. L’intenzione del futuro proprietario è non cadere vittima della dittatura delle plusvalenze, e quindi non vendere i gioielli come Pellegrini e Zaniolo, ma nell’immediato occorre una forte sforbiciata ai costi. Intanto, Friedkin e i suoi uomini si confrontano periodicamente con Giovanni Malagò, presidente del Coni, per raccogliere informazioni sul panorama sportivo della città e della nazione. Nei prossimi giorni si dovrebbe arrivare all’agognata firma del contratto preliminare, primo passo verso l’acquisizione della Roma.