L’emergenza Coronavirus ha avuto le sue ripercussioni pure sulla cessione della Roma, infatti è slittata la firma dell’accordo preliminare tra Friedkin e Pallotta per la cessione della società capitolina. L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” fa il punto della situazione in casa giallorossa, con la Consob che vigila sulla trattativa. L’emergenza coronavirus, ha gettato anche il mondo del calcio italiano nel caos: il campionato si ferma fino al 3 aprile, ci sono mancati ricavi e una incertezza che condiziona anche la programmazione futura che invitano a riflettere. E’ in atto una riconsiderazione dell’operazione, che potrebbe portare Friedkin a entrare temporaneamente come socio di minoranza e completare la ricapitalizzazione. Ma è un’ipotesi remota, perché è difficile immaginare che i due americani possano coesistere, anche se per pochi mesi. Il titolo in Borsa della Roma, in uno scenario drammatico per tutto il mercato, lunedì ha chiuso con una perdita del -20,60%, ieri ha fatto registrare un altro -1,85%. . Nonostante tutto, Friedkin è determinato ad andare avanti. L’aumento di capitale ti blinda e invece tecnicamente il magnate texano può ancora sfilarsi dall’operazione, ma non ci sono segnali in questo senso.
Intanto la vicenda è seguita con molta attenzione dalla Consob, l’andamento del titolo è coerente rispetto al flusso informativo. Prima l’annuncio di un preaccordo, poi l’aspettativa della firma e ora con l’aggravarsi dell’emergenza Covid 19 c’è stata una frenata. Gli stadi chiusi, le partite annullate, il campionato che non si sa che fine farà: tutto questo è oggetto di valutazioni da parte di Friedkin. È possibile che questa situazione emergenziale avrà un impatto sulla trattativa e sulla valutazione finale del prezzo della società giallorossa. La Consob pone massima attenzione su un’operazione di finanza straordinaria con un monitoraggio attento in tutti i suoi aspetti, comprese eventuali ricadute sulla disciplina degli abusi di mercato.