Corriere dello Sport: “Roma, è Show Murodov! L’attaccante adesso può restare”
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La Roma c’è. Con intelligenza, maturità e talento, conquista un posto tra le teste di serie nei playoff di Europa League, chiudendo la fase a gironi con il quindicesimo posto nel ranking. Come riportato da Roberto Maida sul Corriere dello Sport, la settima vittoria consecutiva all’Olimpico, contro un avversario di livello come l’Eintracht Francoforte, certifica un percorso di crescita sempre più evidente.
Il successo è frutto di una prestazione collettiva, in cui oltre al solito Dybala, protagonista di una classe superiore, si sono messi in luce anche giocatori come Angeliño – tra i migliori in campo – e le sorprese Soulé e Shomurodov, entrati nella ripresa con la giusta determinazione. Il prossimo sorteggio potrebbe riservare sfide affascinanti: Porto o Ferencvaros, con ritorno all’Olimpico, e un eventuale ottavo di finale con la Lazio, se il destino lo vorrà, o contro il già noto Athletic Bilbao.
Attenzione ai dettagli: Ranieri sceglie i titolarissimi
Ranieri non ha lasciato nulla al caso, schierando i suoi uomini migliori, gli stessi del derby, con una raccomandazione precisa: non scoprirsi troppo per evitare le ripartenze dell’Eintracht. Come sottolineato da Roberto Maida sul Corriere dello Sport, la Roma ha eseguito il compito alla perfezione, concedendo pochissimo ai tedeschi, che Dino Toppmöller, figlio d’arte e grande estimatore di Dino Zoff, ha mandato in campo con una difesa a quattro e senza il campione del mondo Götze.
Nel primo tempo, l’unico vero pericolo per Svilar è arrivato da un inserimento del talentuoso Larsson, centrocampista classe 2004. Per il resto, la Roma ha costruito molto, sfruttando le discese di Angeliño sulla sinistra: l’esterno offensivo Knauff ha provato a contenerlo, ma senza successo. Proprio Angeliño ha creato una grande occasione per Dovbyk, sciupata dall’ucraino, e ha servito il calcio d’angolo su cui Mancini ha colpito il palo. Alla fine, è stato lui a sbloccare il risultato con una splendida azione corale, rifinita da Dybala e Pellegrini e finalizzata dallo stesso Mancini, autore dell’assist decisivo. Prima rete in assoluto con la Roma per Angeliño, arrivata nella sua partita numero 50 con il club giallorosso.
Gestione perfetta e cambi decisivi
Il gol del vantaggio ha rasserenato la Roma, ma ha acceso gli animi nel settore occupato dai 3.500 tifosi tedeschi, protagonisti di alcune intemperanze subito sedate dalla polizia. Nella ripresa, la squadra di Ranieri ha continuato a giocare con attenzione, senza concedere spazi all’Eintracht. Hummels ha guidato con ordine la difesa, mentre il centrocampo ha letto bene le situazioni di gioco.
Poi Ranieri ha osato: dentro Soulé per Saelemaekers e Shomurodov per Dovbyk, oltre a Cristante per un nervoso Paredes. Come evidenziato da Roberto Maida sul Corriere dello Sport, è stato proprio Soulé a innescare il gol del raddoppio, con un assist verticale per Shomurodov, che ha battuto Trapp con un pizzico di fortuna.
Ora resta da capire se questa rete cambierà il destino di Shomurodov, che Ghisolfi aveva promesso al Venezia. Di sicuro, ha messo il sigillo sulla qualificazione. La Roma c’è e ora aspetta il sorteggio con fiducia.