L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla difesa del Palermo e le potenziali scelte di Baldini contro il Potenza.
Il turno che doveva rilanciare il Palermo nell’olimpo della classifica si è rivelato disastroso, Catanzaro e Avellino, che erano impegnate in trasferta, sono di nuovo scappate avanti, ma attenzione che la volata è stata appena lanciata e tutto può ancora succedere. Certo, il calendario ha cambiato connotati, perché ora i rosa sono attesi da due gare esterne di fila (a Potenza e Pagani) dove com’è noto fin qui il loro ritmo è stato deficitario, mentre al contrario le rivali giocheranno in casa. Ma nella testa di Baldini tutto c’è fuorché lo sconforto.
La squadra vuole reagire immediatamente, anche se la sfida di domani sul sintetico e contro un Potenza in serie utile appare subito tosta. L’allenatore vuole vedere lo spirito giusto, lo ritiene decisivo soprattutto in chiave playoff, in qualunque posizione verranno conquistati. Un mezzo passo falso in casa dopo tanti successi poteva anche starci ma ripropone i dubbi sulla personalità di un gruppo cui manca sempre qualcosa per fare il salto di qualità.
I correttivi. Baldini è un allenatore che non ha mezzi termini e tira fuori tutto il suo pensiero. Nello spogliatoio come davanti all’opinione pubblica. Non si nasconde neppure nelle giornate più dure, continua a ribadire che è qui per tentare di regalare la B alla città che lo ha riaccolto dopo 18 anni. E’ alla sua forza di convinzione che si affida il Palermo che deve dare subito un segnale di saper tornare in corsa. Le tre gare in una settimana però costringono a delle scelte non facili. La rosa ampia dovrebbe garantire rendimenti simili chiunque scenda in campo, ma mercoledì con l’Andria non è andata così. Baldini ha giustificato il cambio totale dei 4 difensori sostenendo che in realtà Accardi e Perrotta sono normalmente dei titolari e che in ogni caso i problemi la squadra li ha avuti nello sviluppo del gioco e non in difesa. Ma domani a Potenza rischia di dover fare lo stesso: sembra infatti scontato il rientro di Lancini e Giron mentre a destra il posto di Accardi è conteso da Doda (rimasto a disposizione perché non convocato nell’under 21 albanese) e Buttaro. In mezzo rientra capitan De Rose, davanti Soleri torna più di un’ipotesi e si propone Felici, decisivo per il pari con la Fidelis. Difficile che il tecnico rinunci a Brunori, anche se il super bomber ha tirato la carretta finora (l’unico sempre presente in stagione, 34 partite fra campionato e Coppa) e deve gestirsi con attenzione essendo entrato in diffida.