“Il ritiro estivo? Si svolgerà ancora una volta a Bad Kleinkirchheim, in Austria, ovverosia a casa Zamparini, nella località della Carinzia dove il patron possiede una villa e può assistere praticamente ogni giorno agli allenamenti della squadra. La scelta è ufficiosa ma certa e risponde essenzialmente ad un criterio di praticità. I tempi organizzativi sono stretti, la stagione va programmata e all’inizio della preparazione mancano circa 40 giorni. Il calcio vive di situazioni obbligate che non possono attendere le incertezze di un closing. Per cui la società, che ad oggi è diretta comunque da Zamparini in quanto proprietario delle azioni, ha dovuto rompere gli indugi e confermare le prenotazioni all’albergo di Bad che aveva già bloccato nella scorsa stagione e dove del resto è ormai di casa. La data di arrivo dovrebbe essere il 12 o 13 luglio, probabilmente dopo un giorno di visite mediche effettuate in un centro in Italia. Questo sarà il settimo ritiro in Austria, il quinto consecutivo. IL RUOLO DI ZAMPARINI. La situazione rischia di prestarsi a più di un paradosso in base al ruolo che a quel punto avrà Zamparini. Col passaggio di proprietà definito, l’imprenditore friulano potrebbe riservarsi un ruolo di presidente uscente che va semplicemente a salutare una squadra che fu sua. Ma finché la trattativa non si concluderà, svelando anche quali figure si occuperanno materialmente del Palermo sul piano tecnico, nulla può essere escluso. Baccaglini pensa ad una struttura del tutto nuova, nella quale Zamparini è ai margini. Ma il vecchio patron non cede lo scettro così facilmente e vorrebbe ancora consigliare e suggerire. La definizione degli accordi servirà anche a evitare antipatici equivoci: sarebbe singolare far nascere il primo Palermo non legato a Zamparini proprio a due passi da casa sua.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.