“Senza Sorrentino, Maresca, Gilardino e presto anche senza Vazquez, il Palermo 2016/17 ha bisogno di nuovi punti di riferimento. Di giocatori che, al di là della leadership tecnica, siano in grado di caricarsi sulle spalle il peso della squadra e tenere unito lo spogliatoio soprattutto nei momenti di difficoltà. La figura del nuo- vo capitano, ad esempio, va ancora identificata. Chi sarà il successore di Sorrentino? Se il criterio di assegnazione della fascia sarà l’anzianità, l’ago della bilancia penderà dalla parte di Andelkovic o Morganella che nel nuovo Palermo hanno il record di “longevità” ma anche Rispoli può ambire alla nomination. Nell’ambito di una squadra priva di nomi di grido e in cui lo scettro del potere sarà con- segnato alla classe operaia, la presenza dell’esterno destro campano incarna lo spirito di un gruppo pronto ad andare in trincea e a superare ogni ostacolo. La sua abnegazione e la sua disponibilità al sacrificio identificano l’animus pugnandi di un Palermo che, sulla falsa riga della passata stagione, dovrà “sudare” per raggiungere il proprio obiettivo «Rispoli capitano? Io sono un patrimonio della società – ha sotto- lineato il diretto interessato al Teatro Massimo a margine della presentazione delle maglie per la prossima stagione – Farò ciò che mi diranno, sono a completa disposizione». VECCHIA GUARDIA. Rispoli in ogni caso, ha acquisito lo Status di “trascinatore”. Pur essendo meno reclamizzato rispetto ad altri ex compagni e pur avendo giocato ad intermittenza (nella scorsa stagione ha collezionato in campionato 22 presenze di cui 16 da titolare), il numero 3 rosanero ha contribuito in maniera importante alla conquista della salvezza I suoi cross trasformati in rete da Gilardino negli “spareggi” vinti Frosinone e Verona nel rush finale hanno avuto un peso notevole nell’economia della stagione: «Ognuno ha ciò che si merita – ha spiegato – non pretendo una maglia da titolare e darò sempre il massimo. Sarò sempre molto professionale e cercherò di for- nire il mio contributo tutte le Volte in cui sarò chiamato in causa». Andrea sarà un punto del nuovo Palermo. In un gruppo con tanti giovani, oltretutto la sua esperienza sarà una risorsa preziosa a del collettivo: «L’anno scorso c’erano alcuni giocatori che non erano mai stati in A. Servirà gente che conosce la categoria e disposta a darci una mano ma la società sa cosa è necessario per un campionato di livello. Dobbiamo insistere sul progetto che abbiamo iniziato a costruire”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.