“Che scossa al campionato! E ora più che mai, dopo aver considerato che questo Catania è stato capace di battere sul proprio terreno di gioco Juve Stabia, Lecce e Matera, pareggiando a Foggia e poi perdendo in una malaugurata serata il ritorno di Castellammare di Stabia, aumenta il rammarico per quei sette punti di penalizzazione patiti per il caso Castro, da tempo divenuti definitivi, e per gli altri dilapidati, per i motivi più svariati, nel corso del girone d’andata. Dove sarebbe questo Catania oggi? E dove sarebbe potuto arrivare con questo organico che fino a qualche settimana fa scarso non era di certo, ma che in questo mercatino di riparazione l’accoppiata Lo Monaco-Argurio ha sapientemente rafforzato? Domande che restano fine a se stesse, purtroppo. La realtà, infatti, rivela di una squadra che forse ha trovato i giusti equilibri ma che potrà aspirare al salto di categoria soltanto passando dai playoff. «Di sicuro – è lucido nell’analisi Pino Rigoli, che ha cambiato il volto tattico di questo Catania e che ha finalmente alzato il baricentro del gioco della sua squadra – c’è che con questi nuovi attaccanti, Tavares e Pozzebon, possiamo permetterci di giocare così. I due fanno un grande lavoro di copertura, cosa che chi c’era prima, che non ha comunque reso male, per caratteristiche non poteva svolgere in questa maniera». E questo, in effetti, è un lusso non da poco. La squadra è apparsa estremamente compatta e, a parte qualche piccola amnesia su cui si potrà lavorare con maggiore serenità e convinzione, specie sugli esterni di centrocampo (o di difesa), balza all’occhio il dato che a una macchina da gol quale il Matera si è concesso davvero pochissimo: un’imbucata fermata dal guardalinee, qualche tiro da fuori area e quel palo sugli sviluppi di palla inattiva quando comunque la gara volgeva al termine e il punteggio era sul 2-0. «Prestazione notevole – conferma l’allenatore – tanto più se si considera che il Matera è una squadra spesso letale nei primi 15 minuti di gioco e poi nei 15-20 finali. Con noi hanno fatto pochissimo e questo significa che il Catania è squadra forte e che sta convincendosi di essere forte. Un passaggio importante, che ti consentirà di lavorare ancora meglio e sugli stessi standard che ci hanno portato a preparare nei dettagli quest’ultima partita». Una partita che, come ha ammesso lo stesso tecnico, si è preparata da sé vistigli stimoli garantiti dall’avversario. Il fatto è che non si giocherà ogni domenica con il Matera e questo Rigoli lo sa benissimo. Per tale motivo l’allenatore ha già chiesto ai suoi un cambio di marcia anche sotto questo punto di vista. «Detto che in Serie B partite come quelle col Matera non si vedono – chiarisce il tecnico – complice l’atteggiamento delle due squadre che hanno provata a giocarsela e a vincerla sin dall’inizio, contrariamente a quanto accade con altre avversarie di questi girone che restano dietro, adesso è arrivato il momento di dimostrare che questo genere di prestazioni sono nelle nostre corde a prescindere da chi ci sta di fronte. E’ vero, la squadra cresce ed ha ampi margini di miglioramento. Mi auguro che li possa mettere in mostra subito. Anche contro avversari più difficili come sarà domenica l’Akragas».”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.