Corriere dello Sport: “Reggina, sul Granillo si accende la polemica. Biagianti: «Non potrò scordare. Il furto durante una gara professionistica è intollerabile»”

“Finisce in archivio Reggina Catania con un pizzico d’amarezza e qualche strascico polemico di troppo. La buona gara, soprattutto degli amaranto, il risultato con i diversi aspetti tattici sono stati fatti scivolare in seconda posizione. L’episodio, gravissimo e condannato con forza da tutti, verificatosi nello spogliatoio dei siciliani, ha indotto l’allenatore Rigoli e l’ad Lo Monaco a spostare l’attenzione sugli argomenti extracalcistici. Il furto perpetrato in danno di Biagianti ha del clamoroso. E’ la prima volta che si verifica un episodio del genere al Granillo. La denuncia siciliana è stata raccolta dalla Polizia che in poche ore è venuta a capo della vicenda. Partendo dal localizzatore dell’Iphone del capitano etneo, gli investigatori hanno recuperato la refurtiva: un orologio Rolex, lo stesso telefonino, carte di credito e soldi. I malviventi sentitisi scoperti hanno lasciato gli oggetti, ben visibili, su una strada della periferia cittadina. La stessa polizia ha avviato i contatti con Biagianti per la restituzione dei beni. Le indagini proseguono per identificare i malviventi. CAMPO. Le condizioni del terreno di gioco del Granillo sono pessime. L’amministrazione comunale sta operando degli interventi per le migliorie necessarie. La società rimane in attesa del trasferimento al Sant’Agata. Dopo la revoca dei sigilli al centro sportivo da parte della procura della repubblica, i curatori fallimentari della Reggina Calcio, presieduta da Foti, hanno avviato le procedure per la consegna della struttura alla società di Praticò. Tempi tecnici per il completamento dell’iter che dovrebbe avvenire lunedì prossimo. MARTINO. Stizzito per i toni accesi con cui l’ad etneo ha polemizzato sulle condizioni del Granillo, il dg amaranto ha replicato. «Conosco bene Lo Monaco per avergli affidato, qualche lustro fa, la guida del settore giovanile della Reggina. So delle sue capacità, perché è stato anche tecnico, presidente e amministratore delegato di società calcistiche. Non conoscevo la sua passione per la fotografia. L’ho scoperta dopo che ha dichiarato di aver inviato alcune foto del terreno di gioco al presidente Gravina. Si è distratto al punto di non ricordare prova e risultato della partita dominata, per lunghi tratti, dalla Reggina». E sul furto ancora Martino: «Grave episodio, condanna più dura possibile». In serata anche il presidente reggino ha replicato alle dichiarazioni dell’ad catanese. «Esprimo un giudizio severo sulle dichiarazioni rilasciate dal dirigente siciliano. Credo proprio – ha scritto Praticò – che la delusione del risultato della sua squadra lo abbia spinto, maldestramente, sopra le righe». SQUADRA. Atteggiamento sbarazzino e mai domo, il gruppo si propone con carattere e voglia di conquistare risultati positivi. Capace di robuste e positive reazioni, la squadra di Zeman riesce a riequilibrare le partite in virtù del forte convincimento sulle qualità complessive. E’ avvenuto, per due volte, contro l’Akragas, è capitato mercoledì contro il Catania. «E io sono orgoglioso di questi ragazzi- dice il tecnico amaranto- Questa è la strada giusta». CATANIA Alta tensione. Altissima. Un po’ perché il pareggio di Reggio Calabria, quando ormai si stava cominciando a fare la bocca ai tre punti, non è andato giù; un po’ per il furto subìto negli spogliato, un po’ per il manto erboso impossibile e infine per le dichiarazioni della società amaranto che non sono piaciute. In più, sempre ieri, il Tribunale federale nazionale ha reso noto di avere inflitto una nuova penalizzazione di un punto per le inadempienze della scorsa stagione. il furto. A proposito dei fatti di Reggio, è stato il capitano Marco Biagianti a prendere parola: «Ringrazio tutte le persone che si sono adoperate concretamente per assistermi e quelle che mi hanno mostrato solidarietà. Purtroppo, contrariamente a quel che si dice a Reggio, non è affatto vero che da parte mia ci sia “piena soddisfazione”. All’appello manca infatti un anello che per me è un importante simbolo di vita e, di conseguenza, dimenticare quanto accaduto sarà impossibile». Biagianti definisce intollerabile quel che è accaduto a Reggio durante una gara professionistica. L’erba del granillo. Tackle duro anche da parte dell’ad Pietro Lo Monaco, che si è rivolto al presidente calabrese Praticò affermando che «sottolineare le attuali condizioni pietose del terreno del “Granillo” non è certamente un’offesa alla città di Reggio Calabria e alla Reggina». Il direttore fa presente che lo stesso presidente reggino si è lamentato delle condizioni del manto erboso, spiegando pure quale sia stata la causa del deterioramento. Però, chiarisce, «precise disposizioni della Lega obbligano tutte le società a mantenere la piena praticabilità, ovviamente, e a curare efficacemente la manutenzione. Ho il diritto e il dovere, quindi, di far notare come sia pressoché impossibile giocare una gara di calcio professionistico, adesso, a Reggio». Lo Monaco tira in ballo il «distratto» direttore generale amaranto, Gabriele Martino, ricordando di avere «manifestato questa mia convinzione ben prima del fischio d’inizio», quando si trovava in campo con Praticò, e che quindi la lamentela «non può essere letta come una scusa, se non da un lettore puerile e prevenuto». «Del resto, noi abbiamo il massimo rispetto nei confronti della Reggina, che reputiamo una squadra valida e blasonata: abbiamo ottenuto un risultato positivo e non abbiamo nulla da giustificare, prova ne sia che dopo la gara i nostri tesserati hanno parlato di calcio e non hanno accampato alibi, cosa che non è nel nostro stile. Proverò ad ingaggiare Martino, che dall’alto della sua onniscienza provvederà a scegliere per il Calcio Catania, tecnici che faranno giocare bene le squadre e calciatori migliori: che tristezza, presidente, questa mancanza di rispetto. In quanto al furto ricordo che è dovere della società ospitante presidiare l’area riservata agli atleti, ai tecnici ed ai dirigenti, garantendo incolumità e rispetto di una zona che è “sacra” così come l’ospitalità; non basta dire di essersi attivati. La Reggina aveva, ha e avrà il dovere di evitare simili fatti vergognosi»”.  Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.