L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caos Reggina e sul futuro del club.
Si spostano a Milano le trattative che dovrebbero portare la Reggina dalle mani di Luca Gallo a quelle di un imprenditore lombardo, di origini calabresi. Chiusa la fase delle valutazioni, con annessi approfondimenti di ordine economico e fiscale, della documentazione presentata dall’amministratore unico, con nomina del tribunale di Roma, Fabio De Lillo, i partecipanti alla lunga trattativa si sono trasferiti negli uffici milanesi del potenziale acquirente. Commercialisti e legali, con l’amministratore unico amaranto e gli esperti di diritto societario dello studio Tonucci & Partners, sono impegnati a leggere i nuovi atti messi a disposizione dalla Reggina. Riguardano aspetti economici relativi ai debiti pregressi ed alle spese più recenti della società amaranto.
DOCUMENTAZIONE. L’imprenditore sta verificando di persona, presenti i suoi consulenti, l’ulteriore documentazione presentata da De Lillo su sua esplicita richiesta. Il monte debito accumulato durante la gestione Gallo pare sia, al momento, l’ostacolo più difficile da superare. In città si confida, con grande speranza, in una tempestiva conclusione della trattativa. C’è fiducia che l’operazione possa essere chiusa entro la settimana. Il closing, auspicato per oggi, sarebbe stato fatto slittare a venerdì. Una necessità tecnica per gli approfondimenti contabili di cui si sarebbe parlato nell’incontro di ieri. La prosecuzione della trattativa viene letto come un segnale positivo per la felice conclusione della vicenda.
PASSAGGIO DI QUOTE. In sede, intanto, la segreteria amaranto ha completato la robusta documentazione legata al trasferimento delle quote societarie detenute, ancora, da Gallo, oltre a quella relativa alla iscrizione della Reggina al prossimo campionato. La scadenza fissata per il 22 giugno impone a tutti di correre. Gli atti firmati dal possibile acquirente dovranno superare la verifica della Covisoc e, soprattutto, quella del tribunale di Roma. Le quote della società amaranto fanno parte dei beni appartenenti all’ex patron sottoposti a sequestro e curati dall’amministratrice giudiziaria Katiuscia Perna, nominata dal tribunale della capitale. Da ricordare che la Reggina Calcio non fa parte delle 18 aziende dalla M&G sottoposte a sequestro. L’indagine dello scorso maggio, ha portato agli arresti domiciliari Gallo, accusato del mancato versamento dei contributi INPS e delle trattenute Irpef.