Corriere dello Sport: “Reggina, inadempienze. Oggi rischio -4 punti”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Reggina che oggi rischia il -4 in classifica.

La Reggina tra la soddisfazione per i risultati sul campo e l’ansia per le decisioni del Tribunale Federale Nazionale. Il punto ottenuto a Benevento avvicina la conquista dei play off. La squadra amaranto ha raggiunto il quinto posto ed è a +6 sul 9º. Un traguardo evidenziato anche sui social da Pippo Inzaghi: «Un altro passo per raggiungere il nostro sogno», ha scritto il tecnico piacentino. Restano 5 gare al termine e per gli amaranto saranno altrettante sfide. A cominciare dallo scontro con il Brescia venerdì al Granillo (20.30). La Reggina vuole dare continuità al rendimento come ha affermato nel post partita Nicolò Pierozzi: «Il punto conquistato vale. L’avevamo preparata bene. Pazienza. Dobbiamo guardare avanti. Manca poco alla fine. Dobbiamo proseguire così».

Ma intanto arriva un giorno importante che può sconvolgere la classifica amaranto. Dopo il deferimento per il mancato versamento delle ritenute Irpef entro il 16 febbraio scorso e degli stipendi di novembre e dicembre 2022 ai giocatori ceduti in gennaio, oggi alle 11.30 si terrà l’udienza, in modalità videoconferenza, dinanzi al Tribunale Federale Nazionale.

Il club amaranto è stato deferito perché, nonostante avrebbe voluto pagare, non ha ottenuto l’avallo da parte del Tribunale di Reggio Calabria con cui la società ha avviato un concordato per la ristrutturazione del debito legato alle precedenti gestioni. La Reggina rischia in primo grado una penalizzazione di 4 punti, con la possibilità di ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Una situazione paradossale quella che ha coinvolto il club dello Stretto. La società, infatti, si è appellata ad una legge dello Stato sulla crisi d’impresa e ha espresso più volte la volontà di voler pagare e onorare i propri impegni, ma lo stesso Tribunale non ha dato il consenso. La “questione” Reggina ha suscitato l’attenzione sia dei vertici della Figc che della Lega B per la particolarità del “caso” che farà di certo giurisprudenza per la mancanza di armonia tra l’ordinamento sportivo e quello statale. Il patron Felice Saladini e il presidente Marcello Cardona hanno più volte ribadito il desiderio di rispettare le regole e di non volersi sottrarre ai pagamenti.