L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caos serie B con i ricorsi delle squadre contro l’ammissione del Lecco.
È scaduto ieri sera alle 24 il termine per la presentazione dei ricorsi contro le decisioni del Consiglio Federale. Si era mossa subito la Reggina dopo l’esclusione dal campionato per le inadempienze certificate dalla Covisoc: già alla fine della scorsa settimana ha annunciato di essersi appellata al Collegio di Garanzia del Coni per ritrovare quel posto in Serie B che per il momento sembra destinato al Brescia, primo nella graduatoria delle possibili riammissioni. E ieri hanno seguito la società calabrese anche Perugia e Foggia che contestano invece la riammissione del Lecco.
Gli umbri chiedono al Collegio di Garanzia di annullare la partecipazione del club lombardo e di accertarne «la mancanza, entro il termine perentorio del 20 giugno 2023, del requisito dei criteri infrastrutturali previsto dal Comunicato Ufficiale n. 66/A del 9 novembre 2022 ai fini della dell’iscrizione alla prossima Serie B 2023/2024». L’aver indicato l’Euganeo di Padova come stadio alternativo il 23 giugno era invece stato alla fine accettato dal Consiglio Federale. Duro anche il Foggia, sconfitto dal Lecco nella finale playoff di C, che chiede al Collegio di Garanzia di «accertare e dichiarare l’illegittimità, l’erroneità e/o l’infondatezza della delibera del Consiglio Federale della FIGC» sul Lecco.
Il Foggia contro tutti, Canonico non ha alcuna intenzione di archiviare la doppia sconfitta nella finale playoff, partita persa sia all’andata che al ritorno ma con tanti episodi controversi. Vuol vincere i ricorsi, ritiene di avere l’asso nella manica. Anche se poi un minuto dopo aver conquistato la B, il presidente ha detto ieri che lascerà l’incarico. «Resterò nel Foggia ma da azionista, fare il presidente in una piazza come questa è un incarico h24 e io non ho più il tempo di una volta».
COLPO DI TEATRO. Potrebbe essere un altro colpo di teatro, come quando disse un anno fa di essere pronto a mollare tutto se si fosse presentato un acquirente in sette giorni. Che non arrivò. Ma ora c’è un’altra sfida che lo affascina, tifosi sulle spine. Il club crede di poter essere ripescato in B, il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni poggia tutto sul «rispetto delle regole» e sulle presunte inadempienze del Lecco. Canonico è intervenuto ieri in conferenza stampa per la prima volta dopo la finale del 18 giugno, si è sfogato: «Quello che sta accadendo non ha eguali, il principio della perentorietà delle norme federali va legittimato e difeso, tutti i club sapevano sin dal 1° giugno che avrebbero dovuto presentare una documentazione dettagliata sui criteri infrastrutturali entro il 20 giugno. Noi lo abbiamo fatto, il Lecco si è ricordato di farlo soltanto il 23 (il consiglio federale ha accettato la proroga in virtù della settimana di ritardo con cui sono partiti i playoff: ndc)».
BATTAGLIA DURA. Sarà comunque una battaglia legale molto difficile, «quasi impossibile» riconosce il legale del club, Edoardo Chiacchio. Ma Canonico tira dritto: «Mi piacciono le cose difficili, difendere un diritto è importante. La faccio per la dignità mia e dei tifosi foggiani che credono nel calcio e nella giustizia sportiva. E poi – ha aggiunto – se non avessimo speranze e elementi giuridici su questa vicenda non ci saremmo nemmeno avviati». Il Foggia contesta il regolamento che dal 2015 impone la riammissione in B di una o più delle quattro squadre appena retrocesse in base a una graduatoria, il Foggia da finalista in Lega pro sarebbe sub-judice rispetto a tutte le altre, solo in presenza di una o più rinunce dalla B potrebbe essere ripescato. Ma Canonico è anche molto esperto di questioni federali, è lo stesso avvocato Chiacchio a ricordarlo. E ieri il presidente (pro-tempore?), ha lasciato intendere di aver inquadrato il problema e forse anche la soluzione: «Noi non annunceremo l’allenatore fino a quando non sapremo l’esito del ricorso al Collegio di Garanzia, il 20-21 luglio. Il provvedimento è impugnabile il 28 luglio, siamo pronti ad andare oltre (il 29 agosto c’è il Consiglio di Stato dopo il Tar del LAzio: ndc)». LA SQUADRA. Ma che Foggia sta nascendo e soprattutto con quali programmi? Canonico ha annunciato che in settimana ufficializzerà la nomina del direttore sportivo (il fedelissimo Emanuele Belviso, già al lavoro) e quanto alla squadra ha aggiunto: «Abbiamo sedici giocatori sotto contratto, più altri giovani. Per la serie C siamo già competitivi».