“Zamparini l’ha presentato prima dell’amichevole. E Slobodan Rajkovic, ancora un pesce fuor d’acqua, non ha detto una parola. Tutti lo aspettavano. Doveva essere una sorpresa e per questo martedì l’hanno nascosto, perfino dietro ad un divano. Però, l’esigenza di fare due passi, sia pure a tarda ora, quando le strade sono deserte e un peccato di gola, una birra prima di andare a letto, hanno cancellato il segreto. Rajkovic, detto Boban, per una certa assonanza con il suo nome, non ha resistito alla marcatura stretta, proprio lui che ha il compito di bloccare gli attaccanti. Per tutto il giorno è stato tenuto al riparo da occhi indiscreti. Mancavano alcuni dettagli alla definizione del contratto e bisognava riparlare col presidente. “Di sera, chi deve vedermi?” avrà pensato Rajkovic. Ma il diavolo fa le pentole non i coperchi. Ed eccolo materializzarsi per caso davanti a noi in un locale di Bad. «Mi fa piacere -ammette con garbo, una volta scoperto- che il Palermo abbia puntato su di me, sono felice di questa scelta e delle attenzioni che mi fanno sentire importante. Ho una lunga esperienza, non ho difficoltà ad adattarmi a qualsiasi situazione. Sono appena arrivato e non voglio fare altre promesse se non quella di dare sempre il massimo».
Profilo. Rajkovic, ventisette anni compiuti a febbraio, è nato a Belgrado. Insieme alla famiglia, moglie e due figli piccolissimi, uno e due anni, ha passato le vacanze nella spiaggia di Milocer, un paradiso sulla costa montenegrina. «Mia moglie è di quelle parti, ama il mare e mi dicono che a Palermo molti giocatori vivono a Mondello. La famiglia per me è un supporto fondamentale». Una scelta per riposare dopo una stagione estenuante nel Darmstadt. Vacanza sobria, tutto il giorno passato sulla sabbia, sedie a sdraio, frutta e bevande fredde. Rajkovic non è uno che vada a caccia di foto da gossip. In Germania si era adatto, i bambini si divertivano nei parchi, il clima era buono. Al Darmstadt si lamentano che sia stato lui a volere lasciare la squadra. Slobodan ha replicato: «E’ stata una esperienza positiva». E in fondo era la verità, comunque la guardi, perché Zamparini e l’amico Curkovic l’hanno assediato fino al fatidico sì che si materializza in un contratto triennale e una cifra sui 450mila euro a stagione, più bonus. In tribuna, con Zamparini scena muta. Il presidente invece non molla: «Mi presento con tre buchi in pancia, con una cistifellea in meno e un difensore centrale in più che ci serviva. Voi lo conoscete, sapete qual è il suo passato, non è necessario che aggiunga parole. E’ il primo di una pattuglia di giocatori che arriverà con la gestione Faggiano. Italiani? Me lo auguro, ma dove sono? Una chioccia per Posavec? Anche Fulignati meriterebbe di fare il “primo”. Se arriva un portiere esperto, Fulignati potrà giocare altrove e maturare ancora di più». Ma torniamo a Rajkovic. Oggi, giocatore di grande esperienza, appena sedicenne venne acquistato dal Chelsea per la cifra di circa sei milioni, ma in Inghilterra non giocò anche per via di un permesso di lavoro mai ottenuto, malgrado il parere positivo di Villas Boas. La sua carriera si è svolta in Olanda (un anno di sospensione per avere sputato contro l’arbitro durante il torneo olimpico) e in Germania prima nell’Amburgo e poi nel Darmstadt”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.