“A 16 anni il Chelsea lo valutò 5 milioni di euro ma in Premier Slobodan Rajkovic non ha giocato mai. Dai blues londinesi cominciò ad andare in giro, un prestito tira l’altro, prima in Olanda poi in Bundesliga, dove ha militato nelle ultime 5 stagioni. Travagliate in verità a causa di infortuni di ogni genere, ma che alla fine lo hanno riproposto come difensore di spessore, tanto da farlo rientrare nel giro nella nazionale serba. E’ piena di buone premesse la storia di “Boban”, il nomignolo col quale preferisce essere chiamato, e la speranza è che Palermo sia la sua prosecuzione ideale. Prelevato grazie ai buoni uffici di Curkovic, il consigliere slavo di Zamparini, Rajkovic si presenta rispondendo in inglese prima di iniziare, da oggi, una scuola di italiano organizzata dal club rosa anche per tutti gli altri stranieri del gruppo.
Oggi Gazzi. Rajkovic inaugura la serie di volti nuovi finalmente in arrivo. Oggi (ore 16,15) toccherà ad Alessandro Gazzi, il centrocampista ex Torino che ieri ha svolto le visite mediche ed è stato ufficializzato come nuovo acquisto (contratto biennale). «Ho scelto Palermo perché avevo voglia di cambiare e perché parliamo di un club che ha grande tradizione ed ottime referenze. Sono convinto che questo cambiamento sarà anche un miglioramento, lo step migliore in questo momento della mia carriera. Se sono già pronto per giocare? Non manca molto alla mia migliore condizione, ho svolto una parte della preparazione atletica col mio vecchio club (il Darmstadt, giunto 14° nell’ultimo campionato tedesco, ndc) dato che il ritiro in Germania comincia 10 giorni prima». Prima di firmare il contratto, il Palermo ha sottoposto Rajkovic a tre giorni di allenamenti individuali e a visite mediche scrupolose. Sembra sia tutto ok: «Gli infortuni nel calcio fanno parte del gioco, io ne ho avuti tanti ma lievi e tutti superati – assicura lui – mi sento pronto per una nuova avventura in Italia».
La tattica difensiva. Il serbo che sulla carta dovrebbe prendere il posto di Gonzalez in partenza, sa a cosa va incontro: «In Italia ci sono i migliori allenatori al mondo, si pratica un’ottima tattica difensiva, sono certo che imparerò molto velocemente. La difesa a 3? Non credo avrò problemi, l’ho utilizzata in Nazionale quando il ct era Mihajlovic e poi coi suoi successori, non ci ho giocato spesso ma non è un sistema di gioco nuovo per me». A proposito di Nazionale? «Palermo sarà un’ottima chance anche in questa ottica – spiega Rajkovic – prima di scegliere i rosanero ho parlato col selezionatore della Serbia (Muslin, da poco nominato, ndc.). Il vostro campionato è molto seguito da noi, sarà una gran bella vetrina. Consigli ne ho chiesti a Caldirola (l’italiano suo compagno di squadra a Darmstadt, ndc) ma anche a Stankovic e Kolarov: tutti mi hanno detto che qui si ama la tattica e la cura del dettaglio. E’ un calcio molto duro ma mi sento pronto».
Avvertimento agli attaccanti. «Le mie caratteristiche? Direi essere concentrato tutti i 90’. E poi da difensore avere un gioco energico nei confronti degli attaccanti avversari. Nel mio stile di gioco c’è anche il propormi sui calci piazzati per sfruttare fisico (è alto 1,91, ndc) e stacco di testa. Un idolo da ragazzino? Chi non ne ha? Seguo tutti i campionati. Dovessi fare un nome, direi Piquè del Barcellona». Ed eccoci all’etichetta del “bad boy” dovuta alla squalifica di un anno risalente alle Olimpiadi del 2008 per uno sputo all’arbitro: «Mi chiedono sempre di quell’episodio, che per me è lontano e chiuso da tempo. Non ho fatto quello che dicono, credo di essere una persona corretta e professionale nel lavoro; mi hanno conosciuto anche per questo nei 5 anni in cui sono stato in Germania. Non sono certo il tipo che sputa per strada alle persone… (sorride, ndc.)». Rajkovic ha scelto il numero 5 che nel Palermo era stato vestito per l’ultima volta da un suo connazionale, Milanovic: «La 5 era libera, l’ho indossata anche in altri club, mi piace. Quanto ci metterò ad ambientarmi? Sono appena arrivato, posso solo assicurare che metterò il massimo in ogni allenamento per mostrare il miglior Rajkovic nel più breve tempo possibile»“. Questo quanto riporta l’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.