“«Non aspettatevi clamorosi colpi di mercato. Arriveranno sei o sette nuovi giocatori che completeranno un organico già competitivo per un Palermo che può fare bene e sorprendere». Così Zamparini che traccia il disegno del progetto futuro. «Prima avevamo più possibilità e si guardava all’immediato, ora la decisione è di puntare su un programma a lunga scadenza che darà i suoi frutti con la costruzione dello stadio, del centro sportivo e con un’attenta ricerca di buoni giocatori anche dal nostro settore giovanile». Oggi il presidente aspetterà i giocatori in ritiro a Bad. Foschi day. La presentazione di Foschi, come si vede, solo un pretesto. Zamparini riparte all’attacco dopo avere chiuso in vantaggio con la contestazione dei tifosi che c’è stata ma non nelle proporzioni che lui stesso temeva. Ora passa alle spiegazioni. Dettaglio su dettaglio. Si riparte. Come quattordici anni fa. Con gli stessi uomini. «Ricomincia l’avventura – apre Zamparini – con una notizia importante che è quella di Foschi, direttore sportivo, il mio direttore di … sempre. Palermo lo conosce come e meglio di me. Consulente di gestione sarà Pedrelli (una sorta di direttore generale, ndr) e un ben tornato anche a Corti, capo degli osservatori e uomo di fiducia di Foschi. Un gruppo collaudato che fa parte di quel Palermo che ha vissuto e scritto pagine straordinarie, dunque la base per l’inizio di una stagione importante». Strategie. Il programma poggia sull’austerità, su un Palermo privo del poker d’assi composto da Sorrentino, Gilardino, Maresca e Vazquez che proprio Foschi dovra ricostruire con una decina di milioni che non sono tanti ma neppure pochi. Obiettivo salvezza. Zamparini lancia la prima sfida: «Privi di Vazquez, è vero, una perdita consistente ma necessaria. In porta Posavec è più forte di Sorrentino, a centrocampo non rimpiango Maresca e Nestorovski è più del Gilardino di oggi. Non solo Nestorovski ma anche Balogh che ha un anno in più e potrà stupire. Mi aspetto che Gilardino, lontano da Palermo, faccia lo stesso. L’attuale organico del Palermo è buono anche se manca Vazquez. Abbiamo avuto la fortuna di esserci salvati. E Foschi ha portato in A il Cesena senza spendere un euro …». In parole povere, Foschi dovrà fare i miracoli senza più la disponibilità di prima. «Cercherà giocatori di qualità. Certe cifre sarei disposto a pagarle se i giovani si chiamano: Dybala, Cavani o Pastore. Balogh lo abbiamo pagato 5 milioni. Ho previsto molte plusvalenze per i prossini cinque anni perchè il bilancio possa restare sano». Cinesi. Il messaggio ai tifosi è chiaro e forte. Si parla di cinesi, di stadio, centro sportivo e chi più ne ha più ne ha più ne metta. «Sono arrivato al capolinea ma lavoro per una squadra più forte. L’età mi dice che sono arrivato al capolinea come presidente non come azionista, le trattative sono avviate con oriente e occidente. Sempre pronto a rimanere per dare il mio contributo, senza fretta perché il bilancio ci lascia tranquilli. Di certo, non posso spendere e perdere 20 milioni l’anno, come prima, ma ho l’orgoglio di presentare una società sana. Le cordate asiatiche vogliono che io resti. Quella americana rileverebbe la società al 100%. I tempi? Più lunghi per i cinesi. Ho chiesto però al gruppo Tacopina, che dice di appoggiarsi ad un imprenditore di origini palermitane, una lettera di intenti e i nomi delle persone interessate». Ultima, ma non meno interessante, la battuta su Ballardini. «Il tecnico è scontento, non parla? Sono cose che vi siete inventati. Non c’era bisogno di discutere. E’ il nostro allenatore. Ci vedremo in ritiro».” Questo quanto riportato dall’edizione odierna del “Corriere dello Sport”.