Corriere dello Sport: “Quasi una maledizione. Catania, i guai del passato fanno paura”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Catania e su quella che sembra una maledizione.

Mentre si prova a sistemare una toppa dietro l’altra, anche nell’ottica di rendere appetibile il club rossazzurro – che, per inciso, pare essere finito nelle mire della società che controlla gli inglesi del Newcastle – ecco arrivare la nuova stilettata nel mezzo delle spalle del Calcio Catania. E, ancora una volta, tutto ciò si verifica alla vigilia di una partita delicata come quella di questo pomeriggio con il Foggia di Zeman. Il tribunale di Catania, accogliendo parzialmente la richiesta della curatela della Calcio Catania servizi srl, ha disposto, infatti, un sequestro conservativo per un milione e 900 mila euro nei confronti del club di Torre del Grifo. Il curatore della società che si occupava di gestire Torre del Grifo (la Calcio Catania servizi srl, per essere chiari), fallita e posta in liquidazione, aveva richiesto un sequestro per circa tre milioni di euro.

Il tribunale ha ammesso il sequestro sino a un milione e 222 mila euro nei confronti degli ex amministratori Pietro Lo Monaco (già amministratore delegato e direttore generale) e Davide Franco (ex presidente, nell’epoca successiva a Nino Pulvirenti, che poi volle Franco al capezzale del club); sino a 693 mila euro nei confronti di Giuseppe Franchina (storico dirigente rossazzurro) e sino a 635 mila euro nei confronti di Gianluca Astorina (ultimo presidente dell’era Pulvirenti, per così dire, prima del passaggio di proprietà in favore della Sigi). Nell’occasione è stata rigettata l’istanza nei confronti di Giuseppe Di Natale (già amministratore delegato anche durante l’interregno di Astorina) e dell’attuale amministratore unico della società rossazzurra Nicola Le Mura.

Notizie dunque non buone per il Calcio Catania, che il 16 prossimo è atteso dall’udienza prefallimentare fissata in seguito all’istanza della Procura: in quella sede la società rossazzurra dovrà fornire al tribunale, bilanci e documenti alla mano, le evidenze necessarie per garantire la prosecuzione nella continuità aziendale.