Corriere dello Sport: “Quanti soldi buttati per “Flop”. Perchè rinunciare a Sorrentino, Rigoni, Maresca, Gilardino?”

“Per provare a salvarsi, ormai c’è solo il mercato. Sperare di recuperare psicologicamente e tecnicamente il gruppo attuale, riproporlo anche nel girone di ritorno magari mischiando un po’ le componenti, sembra ad oggi una soluzione sconsigliata dai fatti. Ma il Palermo è in grado di operare a gennaio in maniera consistente, dovendosi peraltro confrontare con rivali che, Pescara in testa, avranno il suo stesso obiettivo? Le spese inutili. L’interrogativo sul comportamento di Zamparini è forte, perché tutte le ultime sessioni del mercato rosanero sono state caratterizzate da scelte al ribasso e da delusioni per mancati arrivi. Gli allarmi sulla pochezza della rosa lanciati da più parti non sono mai stati recepiti, tanto che il patron a settembre pubblicò una nota ufficiale dove replicava stizzito alle critiche dei media sostenendo che il Palermo si fosse ampiamente rafforzato («sia in difesa che a centrocampo»). Da oltre due anni, del resto, Zamparini ha stabilito un brusco ridimensionamento nelle spese per acquisti e monte ingaggi. Sarebbe una scelta anche virtuosa se non incidesse in maniera pesante sulla competitività della squadra, finendo per svilire l’intero prodotto. Perché se vai in B la tua azienda inevitabilmente perde valore. Ma un’analisi attenta delle operazioni del club rosa chiarisce che in realtà non è che il Palermo non spende, ma spende male. Malissimo. Con scelte che non prendono esempio da quanto successo negli anni precedenti e non garantiscono un livello sufficiente dell’organico. Si rinuncia ai trentenni o ai calciatori che vantano esperienze in A (Sorrentino, Rigoni, Maresca, Gilardino) e si acquistano elementi tutti da scoprire, regolarmente stranieri, con problemi di lingua, inserimento tattico ed umano. Gli esempi recenti stanno lì a dimostrarlo: nelle ultime tre stagioni sono stati spesi circa 10 milioni di euro (di cartellini, poi vanno aggiunti gli ingaggi, sia pure limitati) per calciatori che nella maggior parte dei casi non hanno inciso quasi per niente, alcuni addirittura mai scesi in campo come titolari. Prima Makienok, poi Cassini e Arteaga, quindi Balogh che Zamparini sostenne di avere pagato 5 milioni di euro tutto compreso, adesso Sallai per cui c’è già un obbligo di riscatto a cifre non indifferenti. Quest’anno sono arrivati Rajkovic, limitato da problemi fisici ma la cui facilità ad infortunarsi era decifrabile anche prima, più Aleesami e Bruno Henrique, che possiedono dei mezzi e non meritano ancora bocciature a stagione in corso, ma comunque sia non hanno apportato alla squadra sensibili benefici.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.