Corriere dello Sport: “Qatar 2022: Messi in sicurezza, l’Argentina sorride”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Argentina e sulle condizioni di Messi.

Lungo sospiro di sollievo: Lionel Messi sta bene e ci sarà in campo domani contro l’Arabia Saudita. L’allarme era scattato sabato dopo che la superstella della Seleccion era uscita dal campo di allenamento una decina di minuti dopo il resto del gruppo, quindi qualche movimento differenziato per un piccolo sovraccarico muscolare al polpaccio, aveva fatto salire il termometro della preoccupazione. Poi le rassicurazioni: solo precauzione tant’è vero che ieri, allenamento a porte chiuse, Messi si è mosso alla pari del resto dei nazionali argentini. L’unica attenzione dello staff medico del ct Scaloni, sarebbe quello di non esagerare con il lavoro al fine di evitare qualsiasi possibile problema muscolare. Tornata la tranquillità ieri appunto l’allenamento per sciogliere gli ultimi dubbi: Nahuel Molina e Marcos Acuña dovrebbero essere i laterali mentre a centrocampo, sulla sinistra il braccio di ferro lo dovrebbe vincere Alexis McAllister, relegando così in panchina il Papu Gomez. Infine in attacco Lautaro Martinez riprenderà il suo posto tra Messi e Di Maria dopo che nell’amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti non aveva nemmeno messo piede in campo.

GLI AVVERSARI. Ma nel frattempo l’Arabia Saudita alza la voce. «Siamo undici contro undici – ha ricordato Ali Al-Bulaihi uno dei pilastri della difesa – Messi? Giochiamo contro una squadra, non contro un solo giocatore e se Dio vuole mostreremo quello che si richiede da noi».

PRIMA PARTITA. E il ct Scaloni sottolinea che proprio la prima partita potrebbe creare le maggiori difficoltà. «Il nostro è un girone difficile – ha ripetuto – ma complicato è soprattutto la gara d’esordio, anche per l’orario all’1 del pomeriggio. A quell’ora le gambe saranno forse molto dure senza dimenticare che l’Arabia Saudita gioca molto bene, è una squadra allegra. Poi ci sarà il Messico, avversario storicamente complicato per l’Argentina. E sono stato compagno di squadra del Tata Martino (ex ct dell’Argentina oggi sulla panchina del Tri ndr): un idolo per tutti quelle volte che giocammo assieme al Newell’s. Ha fatto un buon lavoro, ci renderà le cose difficili. Poi la Polonia, tipica squadra europea, con giocatori alti e forti, buon portiere (Szcz?sny) e un attaccante (Lewandowski) tra i migliori al mondo».