L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui festeggiamenti per il Marocco in semifinale del Mondiale in Qatar ma anche sul dramma a Milano con un tifoso finito accoltellato.
L’invasione di strade e piazze si verifica puntualmente da due settimane. Tutto è cominciato dopo il 2-0 contro il Belgio, match che ha messo il Marocco al centro della mappa di questo Mondiale. Le stesse scene (non solo in Italia) si sono ripetute ieri sera, tanto che a Torino sono stati stimati ottomila tifosi in un corteo festante da piazza Foroni a Barriera di Milano (quartiere a nord della città) fino a Porta Palazzo, verso il centro. Terribile l’episodio avvenuto invece a Milano, dove un tifoso marocchino è stato gravemente ferito al collo da una coltellata in viale Tunisia. L’aggressore sarebbe un uomo dell’est Europa, fuggito poi tra la folla nonostante l’immediato intervento della polizia. Il tifoso è stato trasportato in codice rosso al Policlinico: sarebbe intervenuto per sedare una rissa, venendo poi ferito alla carotide. In ospedale è stato intubato.
Fino a quel momento caroselli, cori e fumogeni avevano acceso la città meneghina, dove è sembrato di vivere un Capodanno anticipato nel bel mezzo dello shopping natalizio, con le strade gremite e tanti negozianti che hanno preferito abbassare le serrande prima dell’inizio dei festeggiamenti. La comunità marocchina è la terza più numerosa in Italia, con quasi mezzo milione di persone nel nostro Paese. La festa si è estesa anche in Piazza Maggiore a Bologna, in Piazza della Repubblica a Firenze e nelle città liguri di Sanremo, Savona e Genova. Infine a Verona – per prevenire le scene spregevoli viste dopo la vittoria contro la Spagna – era stato predisposto un piano preordinato con la Questura in modo da evitare disordini e violenze. Un imponente cordone di forze dell’ordine ha presidiato Piazza Bra per tutta la sera.