Corriere dello Sport: “Puscas a Palermo. Il segno del destino. «Voglio gol decisivo per la serie A»”
L’attaccante rosanero George Puscas è pronto a dare lo sprint decisivo per il ritorno in A del Palermo e contro il Carpi vuole far bene. Proprio il Carpi, che sarà avversario del Palermo, gli fa venire bei ricordi in mente. Di seguito le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni de “Il Corriere dello Sport”:
“Col Venezia Puscas ha trovato il gol del pareggio e per lui sono 4 gol in 4 partite, gli ultimi due consecutivi.
SEMPRE SU AZIONE. Palermo e Puscas, due P come promozione: il destino li ha fatti incontrare. Un tesoro in tutti i sensi, vista la situazione societaria. Capita infatti raramente che un attaccante cresciuto nel segno di Ronaldinho, Ibrahimovic e Torres, che nell’Inter si allenava nella Primavera con Milito, reduce da un infortunio, trovi la rete sempre e solo su azione. Prestigioso, ma singolare. George scava nei suoi ricordi ma trova poco, se non due o tre rigori nelle giovanili nerazzurre. «Nelle esperienze maturate nei club nei quali ho giocato da professionista – conferma il cecchino romeno – non ho realizzato direttamente da calcio di punizione o su rigore. Una rete di questo tipo credo di averla messa a segno solo con la maglia dell’Under 19 rumena».
SPECIALE CARPI. Quell’otto giugno è rimasto scolpito nella sua memoria: finale play off contro il Carpi di Castori, tap in decisivo e Benevento in serie A. «Trovo sempre la mia strada, non c’è nulla che capiti per caso. In quell’annata incredibile, mi feci male diverse volte rimanendo fuori per metà campionato ma senza mai mollare tanto che, rientrato a metà aprile, riuscì a segnare cinque gol, nelle ultime due di campionato e nei play off, proprio per andare in Serie A».
IERI COME OGGI. La vicecapolista contro l’ultima, sifda con opposti destini, per i rosa l’occasione di blindare il secondo posto in vista degli scontri diretti. Per Puscas non è solo la partita da vincere a tutti i costi. George ritrova il Carpi, che ha segnato una tappa importante della sua avventura italiana, e i suoi gol potrebbero rivelarsi ancora determinanti per il futuro del Palermo, legato al salto in A e alla soluzione dei problemi societari. «La strada è lunga. Doppia cifra? E’ nella mia testa. Lavoro duro durante gli allenamenti, ma resta prioritario l’obiettivo della squadra. In campo, penso sempre ad aiutare i compagni e ritengo fondamentale mettere a disposizione le mie qualità per il bene del gruppo».
ECCO IL LEADER. Il momento è delicato, «Palermo è l’occasione per diventare protagonista»”.