Corriere dello Sport, prossimo avversario: “Milik-Gabbiadini, è già sprint. Testa a testa per un posto a Palermo”

L’ariete polacco torna in anticipo Ed è infuriato

La prima sfida del gol con Gabbiadini l’ha vinta lui: 2-0 e palla al centro. Ma la storia è destinata a diventare una sorta di tormentone sullo stile Mertens-Insigne: «Sono pronto». Sì, Arkadiusz Milik è già sull’attenti al centro sportivo di Castel Volturno: con un giorno d’anticipo rispetto a Manolo e con novanta minuti in più nelle gambe, accumulati nella deludente trasferta kazaka di Astana. Questa volta, però, niente festa: Arek s’è divorato un gol e ne ha sbagliato un altro lamentando un fallo, e poi ha chiesto scusa e s’è messo in viaggio. Verso Napoli. Verso il Napoli: che tra Palermo e Kiev, tra sabato e martedì, gli chiede i gol lasciati in valigia con la Polonia. IL FAVORITO. E allora, ecco Milik. Rieccolo: rientrato ieri dalla trasferta per le qualificazioni mondiali insieme con Zielinski, e subito in campo. Con un giorno d’anticipo, dicevamo, rispetto al Gabbia, l’uomo che gli contenderà il posto di centravanti nel tridente azzurro fino alla fine dei giochi. Annata importante, questa, per entrambi; stagione piena di chance e occasioni da giocarsi in un testa a testa tra mancini naturali che per il momento si annuncia estremamente equilibrato. Allo stato attuale, Milik appare leggermente favorito. Un po’ più titolare di Manolo, per farla breve.

MEZZA IPOTECA. Motivo? Beh, un paio: un paio di graffi sulla pelle del Milan che il polacco ha piazzato all’esordio dal primo minuto al San Paolo. Impossibile trascurare questo dettaglio: vale quasi mezza ipoteca su un posto da titolare nella trasferta in programma sabato a Palermo. Tra pochi giorni e a pochi giorni dalla prima in Champions, in calendario martedì a Kiev con la Dinamo: l’obiettivo comune è giocarle tutte, è ovvio, però la concorrenza è spietata e sia Milik sia il collega faranno di tutto per mettere Sarri in serissima difficoltà. LA

PERSONALITÀ. Di certo, sulle scelte del tecnico influiranno anche le condizioni dei due attaccanti. Milik, rispetto a Gabbiadini, ha giocato per intero la partita pareggiata per 2-2 in Kazakistan, procurando il rigore realizzato da Lewandowski ma fallendo anche due occasioni (palo e traversa clamorosa). «Non mi nascondo, ho sbagliato», ha detto dopo la nottataccia tra le critiche. E questo gli fa onore. Ottimo segno: la personalità è quella giusta. Non resta che proseguire sulla strada inaugurata con il Milan.

Dubbi alle spalle adesso Manolo prenota il futuro

– Attenti a quei due. Anzi, a quel tipo sorridente e belloccio che alla prima occasione l’ha messa dentro due volte con assoluta nonchalance: neanche il tempo di uscire dal cono d’ombra creato da Higuain, che Manolo Gabbiadini dovrà vedersela con Milik. Il testa a testa è pronto a partire: da Palermo alla prossima sosta post Atalanta, sette partite in ventitré giorni da conquistare a suon di gol e movimenti giusti. E chi pensa che la sfida sia già cominciata, beh, si sbaglia di grosso: perché il Napoli fino alla partita con il Milan s’è imbattuto in un uomo ovviamente confuso dal mercato e poco motivato, mentre da oggi andrà di certo in scena un altro Gabbiadini. C’è da scommetterci.

PRESENTE E FUTURO. E allora, la trasformazione: quella che si aspetta Sarri e che insegue Manolo in persona. Finalmente sereno, finalmente pronto a giocarsi le sue carte con la certezza di non partire battuto, come un anno fa, e soprattutto di essere considerato un incedibile dalla società. E pensare che la partita con il Pescara avrebbe anche potuto rappresentare il passo d’addio: in quei giorni, infatti, il mercato era in fermento e lui, un’ora prima dato all’Everton e un’ora dopo confermato e in odore di rinnovo, era nel pieno di un mal di testa bello forte e fastidioso. Poi, la panchina con il Milan – per i medesimi motivi – e la fine della telenovela: il Gabbia non si muove. Niente Icardi, Pavoletti, Cavani e Bony: si riparte da Manolo. Presente e futuro.

IL POKER. In mezzo, la soddisfazione del ritorno in Nazionale: dopo l’esclusione europea di Conte, Gabbiadini ha partecipato alla prima del nuovo ciclo targato Ventura. E sebbene non abbia collezionato un minuto né a Bari, in occasione dell’amichevole con la Francia, né lunedì ad Haifa, nelle qualificazioni mondiali con Israele, quantomeno ha goduto di una soddisfazione importante per il morale. Da oggi, quando sarà di nuovo agli ordini di Sarri al centro sportivo di Castel Volturno, Manolo dovrà insomma ricominciare a correre. E a scatenare quel sinistro che – tipo in amichevole con il Monaco – è capace anche di piazzare quattro squilli a partita. Poker di lusso, quello con i francesi. Poker oscurato poi dalla prestazione con il Pescara e dalla panchina con il Milan: ma erano altri tempi. Tempi di mercato. Una vita fa: la caccia al primo gol stagionale può davvero cominciare“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.