“De Boer cambia l’Inter. Abbandonata come previsto la difesa a 3, il tecnico olandese medita anche 3 innesti nell’undici titolare: Perisic, Murillo e, a sorpresa, Santon. Con un punto fermo, però, vale a dire l’elemento destinato a diventare il faro della squadra. E’ a Banega, infatti, che l’allenatore nerazzurro ha deciso di affidare le chiavi del gioco. Una scelta presa subito, appena sbarcato alla Pinetina, e senza alcun tipo di incertezza. Probabilmente non sarebbe stato così per Mancini, che non aveva indicato l’argentino, che anzi riteneva una delle cause del mancato arrivo di Yaya Tourè. REGISTA. Ieri, dopo il giorno di riposo, alla Pinetina sono cominciate le prove tattiche in vista di Palermo. Modulo adottato, il 4-3-3 che è anche il marchio di fabbrica del tecnico olandese. La novità, al di là degli uomini, è stata la posizione di Banega. L’argentino, infatti, ha cominciato da vertice basso del terzetto in mediana, con Medel spostato a destra e Kondogbia a sinistra. Sarà sempre lui, insomma, il primo destinatario del passaggio in uscita dai difensori. Potrà/dovrà abbassarsi per ricevere il pallone, e poi smistarlo. Piena libertà anche di avanzare, con l’accorgimento che il tandem Medel-Kondogbia si abbassi per guardargli le spalle. In tal caso, dal 4-3-3 si passerebbe ad una sorta di 4-2-1- 3, che era poi l’evoluzione tattica adottata anche all’Ajax. INTERNI. Banega al centro della mediana a 3 spiegherebbe anche la richiesta di De Boer per una mezz’ala di gamba, in grado di ribaltare l’azione, e profilo che si sposa con le caratteristiche sia di Joao Mario sia di Sissoko. A quel punto, con Banega al centro, sarebbero in tre ruotare per due maglie: i soliti Medel e Kondogbia, più il nuovo acquisto. Attenzione, però, perché, se alla fine dovesse restare, toccherebbe a Brozovic alternarsi ai primi due. Il croato piace a De Boer, ma certi rapporti interni ed esterni, oltre che necessità di lista Uefa, rendono preferibile una sua cessione. Senza offerte adeguate, tuttavia, l’ex-Dinamo Zagabria resterà e avrà spazio. PRINCIPI. In ogni caso, quella che si vedrà domenica sera con il Palermo sarà un’Inter più vicina alle idee di De Boer, idee che erano state messe da parte al Bentegodi per il timore di pagare dal punto di vista atletico. Tale scelta, però, ha prodotto più danni di quelli che avrebbe dovuto evitare. Nonostante il poco tempo, il tecnico nerazzurro si aspetta miglioramenti in quelli che sono i suoi principi base, ovvero squadra alta, pressing nella metà campo offensiva e attacco ai portatori di palla avversari, anche a costo di rischiare l’uno contro uno. SORPRESA SANTON. Intanto, come premesso, Murillo e Perisic si riprenderanno un posto da titolare. Il primo era squalificato e la sostituzione con Ranocchia era stata obbligata. La panchina del secondo, invece, aveva destato sorpresa. Poi De Boer l’ha spiegata con il fiato corto e la poca abitudine a coprire l’intera fascia del croato. Ora gli farà posto uno tra Candreva ed Eder. In difesa, invece, dopo tre trasferimenti mancati (Sunderland, Napoli e West Ham) è rispuntato Santon, ieri provato a sinistra e Nagatomo a destra.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.