«Se qualcuno non rimane in continuo movimento esce subito dal campo». Donadoni alza la voce e soprattutto l’intensità degli allenamenti a Casteldebole. Capisce che la partita di Palermo, come è stata quella di Frosinone, può essere molto pericolosa e non vuole che ci siano cali di tensione. Il Palermo è in crisi tecnica e societaria, Arriva da cinque reti ma con il Bologna ha l’occasione per una boccata d’ossigeno. Il tecnico ne è consapevole e vuole che la stessa considerazione arrivi anche ai suoi. Ecco, allora, che le due sedute di ieri sono state brevi ma piene di ritmo. Richiami per chi non lo segue. Sul campo la squadra quasi al completo. Si è intravisto Masina con il preparatore allenarsi sul campo principale con una corsetta che non porti problemi alla contrattura rimediata con la Juventus. Il problema non deve essere preso sotto gamba, specie nel momento in cui tra Morleo e Constant ci sono valide soluzioni. La sua presenza a Palermo è praticamente esclusa, proprio per non rischiarlo. Sul campo non si è visto neppure il colombiano Zuniga. Per lui una piccola indisposizione che lo ha costretto ad allenarsi in palestra. Nessun contrattempo. Da oggi sarà regolarmente con la squadra. Proprio dalla seduta odierna, ancora una volta a porte aperte, il Bologna comincerà ad assaggiare l’orario dell’incontro. Ecco, allora, che si comincerà esattamente alle 12.30. Ultimo degli assenti, ma ancora per poco, lo svedese Emil Krafth. Per lui l’incubo sembra finito. Sta lavorando per recuperare il tempo perduto, quindi per fare quella preparazione fisica che i vari infortuni alla schiena della stagione gli hanno impedito. Dalla prossima settimana si riunirà al gruppo con le gambe piene del lavoro che gli dovrebbe permettere di arrivare presto al livello dei compagni. In quel momento Donadoni potrà prenderlo in considerazione. Chi, invece, rientra perfettamente nelle rotazioni, e dunque si candida per un posto da titolare, è Luca Rossettini. Dopo le tre settimane di sosta a causa di uno stiramento, da ieri è tornato in gruppo ed è stato immediatamente utilizzato nel ruolo di esterno di destra, che a lui non piace molto ma con nel quale, a Bologna, ha ottenuto le cose migliori dal punto di vista tecnico. Nelle partitelle a campo ridotto effettuate ieri gli uomini erano, come capita sempre ad inizio settimana, mischiati, anche se la presenza di Mattia Destro è da prendersi come una piacevole novità visto che il bomber è solito, i primi giorni, lavorare a parte. Da una parte hanno agito Mbaye e Constant sulle fasce con Gastaldello e Ferrari centrali, a centrocampo Brighi Pulgar e Taider (poi Diawara), mentre in avanti Brienza, Destro e Giaccherini. Dall’altra parte la difesa a quattro formata da Rossettini, Oikonomnou, Maietta e Morleo, quindi Donsah, Crisetig e Zuculini, con Mounier, Floccari e Acquafresca. A parte di è allenato Rizzo, che ha svolto ripetute a bordo campo, mentre ha svolto una lunga seduta di tecnica Amadou Diawara insieme con il collaboratore Mario Bortolazzi. Per il giovane centrocampista lezioni di lanci lunghi da parte dell’ex giocatore di Milan, Verona, Atalanta, Genoa e tante altre squadre. Mai un errore da parte del maestro, tanto che Diawara è rimasto impressionato da una precisione che lui sta cercando con tanto lavoro e dedizione. Lavoro tecnico anche per Taider poi seguito da Rossettini. Ancora una volta Donadoni ha provato ad utilizzare la difesa molto alta tenendo la squadra corta. Una caratteristica che sta diventando un’arma importante nel Bologna delle ultime settimane”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.