“Il tempo, spesso e volentieri, si rivela la migliore medicina. Poi è da vedere se è sufficiente per una “guarigione” completa o se, semplicemente, rinvia il problema soltanto più in là. Ebbene, trascorsi un paio di giorni abbondanti, dalla reazione post-cambio con il Pescara, ieri Bacca ha ritrovato Montella a Milanello dopo i due giorni di riposo (uno facoltativo). C’era l’ipotesi di un chiarimento tra i due. Ma il giocatore, come prevedibile, si è comportato come se nulla fosse accaduto. E il tecnico non è certo andato a cercarlo per un confronto, che lui per primo riteneva immotivato, avendo solo fatto gli interessi della squadra con quel cambio. Certo il comportamento del colombiano non è stato gradito, proprio perché in quel frangente aveva messo davanti se stesso rispetto al gruppo. In sostanza, voleva segnare a tutti i costi e avrebbe voluto provarci anche nella manciata di minuti che mancavano al fischio finale. E’ vero che un attaccante vive per il gol, ma non si deve nemmeno arrivare a questi picchi di egoismo. Tanto più che, da questo punto di vista, Bacca è pure recidivo. Un mese e mezzo fa, infatti, a causa di qualche lamentela di troppo in allenamento, era finito in panchina con la Sampdoria, per poi firmare il gol della vittoria una volta entrato. Chissà che non accada anche stavolta, con Lapadula titolare domenica contro il Palermo (per Niang ieri lavoro differenziato), fermo restando che, comunque, nessuno vorrà ammettere la punizione. NESSUNA CERTEZZA. Ad ogni modo, per capire in maniera definitiva se quella che è appena andata in scena sia una tregua temporanea oppure una vera e propria pace, occorrerà attendere gennaio. Nessuno, infatti, può escludere che Bacca non possa finire nuovamente sul mercato, come la scorsa estate, oppure che lui stesso non vada a chiedere di essere ceduto. Parecchio, se non tutto, dipenderà dalle offerte che arriveranno direttamente al Milan o al suo procuratore. «Carlos sta bene in rossonero, ma è un giocatore appetito da tutti i principali club europei. Così, se ci saranno proposte interessanti, la situazione potrebbe anche cambiare», ha ammesso il suo agente Barila, che pensa soprattutto a Paris Saint-Germain e Atletico Madrid. La sensazione è che a Milanello nessuno si straccerebbe le vesti. Niang, infatti, potrebbe anche bastare come soluzione interna. E il denaro incassato dalle cessione – il prezzo del bomber resta fissato a 30 milioni di euro – verrebbe impiegato per rafforzare gli altri reparti. Sempre che non si pensi ad un vero e proprio sostituto ruolo. Chi? Il solito Pavoletti, centravanti che in casa rossonera continua ad avere diversi estimatori, oppure Zaza, se dovesse fare rientro anticipato dall’Inghilterra. A proposito di gennaio, con un Milan presumibilmente molto attivo sul mercato, al di là delle richieste di Montella (Badelj e Musacchio innanzitutto, ma non direbbe certo di no a Fabregas e Bellarabi), rimbalzano anche altre indiscrezioni. Una di queste riguarda Bazoer, gioiellino ventenne dell’Ajax, dove è abituato a giocare da centrocampista centrale. «Ho avuto diverse conversazioni telefoniche con il ds rossonero Maiorino», ha rivelato suo fratello e agente al “De Telegraaf”. Beh, visto che dopo il closing, il Milan avrà Mirabelli come nuovo direttore, si tratta di verficare se l’interessamento verso il talento olandese verrà confermato anche dal nuovo staff. L’ipotesi è tutt’altro che da escludere visto che il centrocampista era stato visionato pure dall’Inter e proprio Mirabelli, allora responsabile degli scout nerazzurri, aveva dato un parere molto positivo. LIONE. Sempre Mirabelli, mentre Fassone si ritrova in Cina, ieri sera era allo Juventus Stadium per assistere al match tra la squadra bianconera e il Lione. Gli osservati speciali erano Fekir (apprezzato pure ai tempi dell’Inter), Tolisso (inseguito a lungo dal Napoli) e Gonalons. Per il momento si è trattato soltanto di scouting, come accadrà anche domenica per Roma-Bologna”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.