“Massimiliano Allegri recupera la giusta serenità. E scaccia le critiche (eccessive) piovute dopo l’Inter. «Siamo stati bravi, abbiamo dato l’intensità giusta. Era importante vincere e tornare primi. Eccoci qua». Laconico, forse. Essenziale. «C’era solo da capire che ci è capitato di perdere contro una grande squadra. Perché ha confermato anche in questo turno di campionato di esserlo e sarà una di quelle in lotta per il campionato». Preoccupato per Dybala (sostituito)? «Affatto. E se finora non ha segnato deve stare tranquillo. Ha fatto 19 gol l’anno scorso. Magari segna sabato in campionato o martedì in Europa». Pjanic cresce? O no? «A me è piaciuto. Ha dato la sua qualità. Poi è chiaro che deve crescere, conoscere sempre meglio i compagni. Ha il tempo». E Mandzukic? C’è il rischio di creare un dualismo con Higuain? «Mario è stato fondamentale l’anno scorso e continuerà ad esserlo. Lui e Higuain insieme? Potrebbe succedere. E fatemi fare i complimenti a Hernanes: si fa sempre trovare pronto. Ed è stato troppo ingiustamente criticato». IN CAMPO. I bianconeri torneranno in campo già oggi: appuntamento nel pomeriggio a Vinovo. Non c’è respiro perché il calendario è fittissimo, tra campionato e Champions non c’è tregua. La Juventus, di fatto ha solo due giorni per prepararsi alla trasferta di Palermo: la partita speciale di Paulo Dybala, che in maglia rosa ha debuttato in A e ottenuto il timbro per il grande calcio si giocherà sabato sera, considerando che la Coppa cade stavolta di martedì: altra trasferta, stavolta a Zagabria e stavolta speciale per Marko Pjaca che tornerà nella sua città e sfiderà la Dinamo da cui la Juve lo ha comprato, soffiandolo a un’agguerrita concorrenza, con un investimento di 23 milioni di euro. SOLUZIONI. Saranno, per i due attaccanti, sfide particolarmente sentite, quelle che mai vorrebbero saltare, ed è presumibile che Allegri confermi Dybala a Palermo e lanci dal primo minuto Pjaca nel suo stadio: finora, è sempre partito dalla panca. Al di là dei gioielli d’attacco, l’agenda impone un più ampio turnover: sabato tornerà Bonucci, ma può darsi che Rugani venga confermato per lasciar riposare, in vista dell’impegno europeo, uno tra Chiellini e Barzagli. Non ci sarà invece Benatia, che ha bisogno di più tempo per recuperare. A centrocampo, potrebbe tornare Khedira, non convocato contro il Cagliari, ma non è escluso che Allegri scelga di rilanciarlo a Zagabria, ad ogni modo di soluzioni ce ne sono diverse. Nemmeno Asamoah è stato utilizzato ieri, che è tornato disponibile Sturaro (era in panchina), e che il tecnico non abbandona l’idea di schierare fin dall’inizio, al di là di correttivi tattici, Cuadrado, ieri assente per motivi di famiglia, come mezz’ala. DEBUTTO. La tentazione si estende per la verità ad Alex Sandro o Dani Alves, ma il colombiano sembra più portato per capacità d’inserimento. A proposito di fasce: se i responsi medici saranno positivi, a Zagabria toccherà ad Evra, mentre Lichtsteiner si candida per Palermo, essendo fuori dalla lista Uefa. Contro la Dinamo, in ogni caso, giocherà Dani Alves: la sua esperienza è preziosa per aiutare la Juventus a centrare la vittoria del rilancio dopo il debutto agrodolce con il Siviglia, solo zero a zero allo Stadium. Da rilevare che nelle prossime partite le novità potranno andare oltre la formazione: Allegri ha sperimentato infatti a Vinovo sia il 4-2-3-1 sia il 4-3-3. Più facile che appplichi i nuovi moduli dopo la sosta, visti i tempi tiranni per testarli in questa fase.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.