L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma su quattro giovani che potrebbero avere un futuro con la maglia del Palermo in Serie C. Qualche palermitano è riuscito ad emergere dal cono d’ombra. E’ il caso del 21enne Ambro, duttile centrocampista che ha ripagato Pergolizzi con un gol contro il Roccella e un buon impatto in altre occasioni. L’impiego a singhiozzo è colpa della discontinuità, così come per Lucera. L’esterno offensivo classe 2000, scelto come icona del club nel video di presentazione della maglia rosa, dopo essere entrato nella storia avendo realizzato a Marsala il primo gol del nuovo Palermo in gare ufficiali progressivamente (complice qualche contrattempo fisico) ha perso terreno nelle gerarchie dell’allenatore: «Passare dall’exploit post-Marsala al convivere con le esclusioni lo ha mandato un po’ in sofferenza sul piano mentale – ha ammesso l’ex rosanero Pietro Dell’Orzo, agente di Lucera e anche di Ambro – Raimondo, però, ha qualità e personalità e ritengo che potrebbe essere utile al Palermo anche in C». E a proposito di eventuale salto di categoria, il club sta monitorando Ambro anche in prospettiva futura, un centrocampista paragonabile con le dovute proporzioni a Pogba per la qualità che riesce ad esprimere nonostante le lunghe leve. «Sia Danilo che Lucera – precisa Dall’Orzo – in ogni caso, hanno voluto fortemente la maglia rosanero». Concetto valido anche per altri due palermitani, entrambi centrocampisti, rimasti nelle retrovie a causa soprattutto di infortuni: il classe ’91 Gianmarco Corsino, che nei giorni scorsi ha intensificato il rientro in gruppo dopo una sosta ai box di 4 mesi a causa della lesione del crociato anteriore del ginocchio sinistro, e Luigi Mendola (19), primo marcatore stagionale rosanero al “Barbera” in occasione del gran galà ad agosto con le vecchie glorie. Un dolore alla schiena che si trascina dall’anno scorso e riapparso tra dicembre e gennaio lo ha costretto a rimanere ai margini: «Stagione maledetta per lui e ormai compromessa – ha spiegato Dell’Orzo, procuratore anche dell’ex mezzala della Primavera rosanero ora in prestito dalla Vibonese – continua a curarsi e a seguire un programma individualizzato. L’importante è che ora pensi a recuperare pensando alla prossima stagione. Vedremo, poi, cosa fare con il Palermo».