Corriere dello Sport: “Procura pesante, Foggia in Lega Pro”
La situazione del Foggia sembra essere davvero gravissima. Ne parla l’edizione odierna del “Corriere dello Sport” che spiega nello specifico quanto sta succedendo: “Il Foggia adesso trema davvero! Benché già previste e immaginate pesanti, sono state durissime le richieste a carico del club da parte della Procura Federale avanzate ieri al processo per illecito amministrativo davanti al Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Cesare Mastrocola. Il recente deferimento per fatti risalenti ai campionati di Lega Pro 2015-2016 e 2016-2017 aveva colpito la società pugliese e una trentina di suoi tesserati, o ex tali, tra i quali i calciatori Iemmello e Mazzeo (richieste per entrambi poche giornate di squalifi ca) e l’allora allenatore rossonero Roberto De Zerbi, difeso dall’avvocato Eduardo Chiacchio. Il tecnico bresciano è accusato di aver percepito emolumenti in nero ed è uno dei pochi che non ha chiesto il patteggiamento insieme con il suo staff , convinto di poter dimostrare la propria innocenza.
DE ZERBI INNOCENTE. In aula l’ex allenatore del Benevento ha ribadito di non aver violato nessuna normativa anche perché nel periodo incriminato aveva chiesto al Foggia la risoluzione del contratto per poter allenare il Palermo in Serie A. E, dunque, giammai avrebbe potuto percepire somme extracontrattuali, tra l’altro risultanti solo da un appunto di uno dei dirigenti sotto processo, ma evidentemente non tracciabili anche perché mai realmente incassate.
PENA ESEMPLARE? Per il Foggia, difeso dall’avvocato Fabio Iudica, nominato dall’attuale Commissario giudiziale del sodalizio pugliese, il commercialista Nicola Giannetti, gli uomini del procuratore Pecoraro, assente in udienza ieri a Roma, è stata ipotizzata una pena esemplare con la retrocessione all’ultimo posto in classifica nel campionato di Serie B appena concluso e che ha visto la squadra di Stroppa addirittura sfiorare i play off. Un’ipotesi sanzionatoria gravissima che equivarrebbe di fatto alla retrocessione in Serie C.
TESI ACCUSATORIE. Secondo le tesi accusatorie i fatti sarebbero molto gravi, derivante l’inchiesta da cui è nato il deferimento sportivo da presunti reati penali che hanno visto coinvolto il vertice del club con l’accusa di riciclaggio e pagamenti in nero a calciatori. Sanzioni molto dure anche per l’ex presidente Lucio Fares per il quale il procuratore aggiunto Giuseppe Chiné ha ipotizzato tre anni di inibizione. Mentre, per l’azionista di riferimento della società, Fedele Sannella, anche egli presente in aula, solo di recente tornato in libertà dopo gli arresti scaturiti dall’inchiesta della DDA di Milano, è stata prospettata addirittura la preclusione. Neanche l’ex ds dei Satanelli Beppe Di Bari, difeso dall’avvocato molisano Michele Cozzone, ha scelto la strada del patteggiamento. Mentre il vice di De Zerbi, Davide Possanzini, assistito da Monica Fiorillo e Annalisa Roseti, se l’è cavata con una richiesta di quattro giornate avendo anche egli optato di aff rontare il giudizio con i collaboratori di De Zerbi Marcattili e Teresa (poche giornate d stop).
TEMPISTICA. La sentenza del TFN è attesa agli inizi della prossima settimana. Sarà appellabile con procedura d’urgenza. L’obiettivo è arrivare a un giudizio definitivo endofederale entro metà luglio in maniera tale di non sovrapporsi con la programmazione della prossima stagione“.