L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle proteste nei confronti di Dazn per la visione della serie A.
S’è lamentato pure il grande ex nerazzurro Aldo Serena, che ha affidato il suo fastidio a un tweet: «Cari dirigenti di Dazn, mi volete fare vedere #InterNapoli? Avete anche aumentato i prezzi senza aumentare la capacità di ricezione degli abbonati». Tornata la Serie A, sono ripartite pure le proteste (tante) di chi non ha potuto godere appieno dello spettacolo offerto dal big match, oltre che di Udinese-Empoli, tramite la piattaforma streaming che trasmetterà le partite almeno fino al 2023-24. Al punto che ieri è scesa in campo la politica. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato per il 10 gennaio i vertici della società, «a tutela dei consumatori», annunciando la presenza anche del ministro per lo Sport, Andrea Abodi, e dei vertici della Lega Serie A. «Il perpetuarsi del disservizio – ha evidenziato Urso – impone di fare chiarezza sulle azioni che la società intende prendere, investimenti in rete e tecnologia, al fine di rispondere alle esigenze degli utenti».
Anche a fine agosto, i problemi tecnici fecero infuriare i tifosi tanto da convincere l’ex sottosegretaria allo sport, Vezzali, a convocare un tavolo dal quale emerse la soluzione del rimborso della giornata “persa” più un ulteriore turno “omaggio” . Durante l’assemblea di ieri, l’ad della Serie A, De Siervo, ha informato i club di aver spedito una comunicazione a Dazn nella quale si manifesta preoccupazione circa il mancato rispetto degli obblighi contrattuali. Dazn ha parlato di «incidente inaccettabile» e di «disservizio tecnico causato da un partner esterno, incaricato di gestire la distribuzione del traffico sui server». Dalla piattaforma Ott c’è già la promessa di un rimborso «proattivo in conformità alla regolamentazione vigente». Potrebbe essere adottata la stessa “soluzione 1+1” di 4 mesi e mezzo fa. Secondo gli esperti di Dazn, il danno della visione a singhiozzo sarebbe stato solo per alcuni clienti.