Corriere dello Sport: “Problema fideiussioni a Catania. Rischio penalizzazione”
L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport si sofferma sul Catania e sul rischio penalizzazione che corre il club etneo.
La festa per la travolgente vittoria dei playoff e della conseguente promozione in Serie B è ancora fresca nella mente della Carrarese e dei suoi tifosi ma l’inizio della nuova stagione è alle porte e il fischio d’avvio è fissato per oggi nel tardo pomeriggio. Alle 18 i giallazzurri apuani se la vedranno contro il Catania nella prima partita ufficiale del 2024/2024. L’obiettivo di Calabro è quello di superare il turno per poi vedersela contro il Cagliari, ma davanti c’è l’ostacolo rappresentato dal Catania. Tra l’altro nella squadra siciliana gioca Di Gennaro, uno degli eroi della promozione in cadetteria.
CATANIA . Falsa partenza. O giù di lì. Perché non sarà esattamente il nuovo Catania di Mimmo Toscano a sfidare questo pomeriggio la Carrarese. È accaduto, infatti, che per una serie di ingiustificabili intoppi sull’asse creato fra Italia e Australia, centro nevralgico della multinazionale guidata dal presidente Pelligra, la società rossazzurra non ha presentato per tempo la fideiussione che avrebbe consentito di schierare i nuovi acquisti. Risultato? Questo pomeriggio, a Chiavari, scenderanno in campo soltanto i vecchi tesserati, alcuni dei quali potenzialmente con il biglietto di sola andata nelle mani, con otto giovani della Primavera a sostegno e aggregati a 24 ore dal match.
Non esattamente il top per cominciare la stagione del riscatto, anche se forse in una gara dal pronostico chiuso come quella con la vincitrice degli ultimi playoff di Serie B.
Le situazioni negative possono essere dietro l’angolo. E quella odierna è una di queste. La seconda fideiussione, infatti, doveva e deve coprire il monte ingaggi in eccedenza di cui il Catania, con oltre 30 giocatori che hanno preso parte al ritiro di Assisi, si è fatto carico, sforando i parametri fissati dalla Lega. Non avere ottemperato fin qui, ma c’è tempo fino al 9 agosto, ha determinato comunque la mancata esecutività dei contratti ma se si dovesse andare oltre scatterebbe un punto di penalizzazione da scontare nella prossima stagione e l’obbligo di definire la questione entro il 9 settembre.