Corriere dello Sport: “«Potevamo fare più gol». Stellone: «Il Parma? Non lo vedrò. Bisogna pensare al Cesena»”

“Dritto alla meta. Stellone si gode il primo successo della sua gestione e il Palermo interrompe la lunga frenata che aveva prodotto la miseria di una sola vittoria nelle ultime sette partite di campionato prima della trasferta di Terni. Un successo prezioso perché non spegne le ambizioni di Rispoli e compagni di conquistare quel secondo posto tornato nella disponibilità del Frosinone in attesa che il Parma scenda in campo oggi pomeriggio al Manuzzi contro il Cesena ancora in lotta per la salvezza. Un obiettivo che vorrebbe dire promozione diretta senza passare per la lotteria dei play off . Ma neppure il successo fa scattare nell’allenatore capitolino il minimo di sfrontatezza, concentratissimo com’è sulle prossime partite che decideranno ogni cosa e che vanno assolutamente vinte. La strada è ancora in salita e bisogna pensare subito alla prossima al Barbera proprio contro la squadra di Castori, prima di chiudere all’Arechi aff rontando la Salernitana di Colantuono ormai salva. ANALISI DI UN BLITZ. Intanto, sia pure sofferto e inspiegabile almeno nel fi nale, il blitz umbro è come un corroborante per una compagine che sembrava aver perso quelle certezze inculcate faticosamente da Tedino e che l’avevano resa imbattibile per buona parte della stagione. «E’ stata una vittoria importantissima – commenta l’ex attaccante di Napoli e Genoa a caldo in sala stampa, sottolineando il comportamento dei suoi sino alla fase fi nale – Abbiamo fatto ottanta minuti di livello, giocando bene e creando tantissimo. Avremmo potuto fare anche altri gol». Il riferimento di Stellone è evidentemente all’occasione sciupata da Trajkovski che avrebbe potuto far cadere una pietra tombale sul match che la Ternana per poco non ha pareggiato. La squadra di De Canio aveva approcciato bene il testacoda del Liberati, ma poi la strategia di Stellone di dare fi sicità e consistenza al centrocampo, liberando Coronado, ha fatto decisamente la diff erenza. Il Palermo ha schiacciato e dominato l’avversario, inaridendolo, prima di tornare a patirlo nel finale. «Abbiamo soff erto i primi cinque minuti perché ci eravamo preparati ad aff rontare un 4-3-3. Poi nel fi nale abbiamo rischiato anche di pareggiare. E questo non esiste. Non so se si è trattato di un calo mentale o fi sico, ma lavoreremo da subito per migliorare in questi frangenti che a volte possono anche fare la diff erenza». Inutile, comunque, indugiare sui difetti, meglio concentrarsi al massimo delle forze disponibili sulle due tappe fi nali. «Il Parma? Gli daremo un’occhiata, anzi forse non la vedremo proprio. Ma bisogna pensare al Cesena. Ho avuto risposte da tutti ed è questa l’unica cosa che ora conta».
L’ESULTANZA MANCATA. Chi ci ha messo davvero tanto di suo in campo è stato Antonino La Gumina con due reti da opportunista implacabile. Sulla mancata esultanza in occasione delle due marcature, l’attaccante rosanero ha spiegato così la sua scelta da ex: «Terni è una citta speciale. Mi è sembrato giusto non esultare», ha sottolineato il cecchino palermitano, all’8ª rete stagionale, tutte rigorosamente su azione, e in rossoverde la scorsa stagione, frenato da un paio d’infortuni che non gli hanno impedito di entrare nel cuore dei tifosi ternani, per non dire di quelli del Palermo che si aggrappano anche alle sue prodezze per non rinunciare alla A”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.