Corriere dello Sport: “Posavec, era un “bambino” ora è intoccabile. Il Palermo è nelle sue mani”
“Avevano paura del “bambino” in porta. Di una scelta, Josip Posavec, che sembrava azzardata per il dopo Sorrentino. Il top dell’esperienza sostituito dal signor nessuno. Scetticismo totale, a partire da Ballardini, Foschi, Di Marzio, tifosi e popolo di Facebook che invocavano una chioccia per il moccioso. Tutti per un portiere stagionato e contro Zamparini che invece confermava l’idea di un tris composto da Posavec, Fulignati e Marson, insieme cinquantanove anni, “saranno famosi”, allenati da un altro giovane che profumava ancora di calcio giocato, Sicignano, prima di Posavec a Palermo alle prese con i dubbi della gente e le perplessità della critica. L’unico convinto di potercela fare era proprio lui. Il più piccolo, Posavec, che in ritiro alimentava la sicurezza con fede e sudore: «Non ho paura. L’età non conta. Basta avere testa. E se dovessi sentirmi arrivato, c’è Sicignano…». Sembrava una bestemmia Posavec in porta. E ci si dimenticava di Donnarumma e del fatto che nel passato, a partire dagli anni cinquanta, il Palermo si era affidato a giovani talenti come Masci, Anzolin, Mattrel, Bandoni, Pontel, Ferretti, Girardi, Trapani, sia pure con qualche eccezione. Poi la regola è cambiata, le eccezioni sono diventate i giovani: Taglialatela, Sicignano, Agliardi, Santoni, Sirigu e Ujkani nel mare di “enta” da Berti a Bonaiuti, Guardalben, Fontana, Amelia, Tsorvas, Viviano. E ieri Sorrentino. AFFARE. Posavec ormai ne è l’erede e ne ha pieno diritto avendo fugato ogni dubbio sulle sue qualità e sulla personalità. Gli ultimi dati lo incoronano, per numero di parate, non solo in Italia ma perfino in Europa. E’ lui l’under 21 più prestigioso e Zamparini gongola. “Posa” è già un affare. Come cambia il mondo! Le due … “pippe” protagoniste del nuovo corso: Nestorovski e Posavec. Ragazzi esplosi nell’Inter Zapresic, amici e non solo in campo con idee precise uno dell’altro: «Un grande portiere»; «Il migliore attaccante della Lega croata, a Palermo farà meglio». Chi non tremava alla sola idea di un Palermo senza Sorrentino, con suo… figlio in porta? E invece, alla vigilia della partita numero mille in A, l’angoscia sulle sue prestazioni si è trasformata in un tormento opposto quando Posavec ha rischiato di saltare il prestigioso appuntamento di lunedì: Posavec contro Belotti. Tensione cancellata dal pronto intervento dell’equipe del dott. Cristian Francavilla che racconta: «Josip si è fatto male alla spalla alla fine del primo tempo, a Genova. Sembrava una cosa da nulla invece, una volta a casa, il dolore è riemerso. Il dato vincente è quando ci si rende conto del problema. E’ stato decisivo il rientro immediato del ragazzo in sede, avessimo ritardato le cure, avrebbe potuto saltare il Torino. I segreti? La disponibilità dei responsabili della nazionale ad accogliere la nostra richiesta di rimandarlo indietro per poterlo curare e l’intervento dei fisioterapisti dopo una diagnosi completa». Ecco compiuto il… miracolo. Ed ecco Posavec tra i pali. Prima nessuno lo calcolava, ora è l’eroe di un romanzo appena cominciato. Guai se dovesse mancare. Pensate che Sicignano nel mezzo della tempesta voleva organizzare una conferenza per gridare che “Posa” aveva sbagliato una sola volta contro il Napoli a risultato acquisito. Poi ci ha ripensato. Perché rassicurare gli altri sarebbe stato come ammettere l’esistenza di difficoltà. Meglio che a parlare siano stati i fatti. Ora, manca solo la ciliegina. Un gol, in casa e nella porta avversaria. E non prenderne. Per vincere. Nel giorno più importante”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.