“Non succedeva al “Barbera” da quasi 5 anni. Prima di ieri, per ritrovare l’ultimo rigore parato da un portiere del Palermo tra le mura amiche era necessario risalire alla gara contro l’Udinese, in serie A, datata 8 maggio 2013. Protagonista Sorrentino che neutralizzò un tiro di Di Natale nel match vinto 3-2 dai friulani. IPNOTIZZATO. L’attuale portiere del Chievo è stato “imitato” da Pomini abile, ieri, ad ipnotizzare Brugman con un intervento che, nell’economia del risultato, ha un peso specifi co equivalente a quello di una marcatura: «Il rigore è forse il gesto che più si avvicina ad un gol – ha sottolineato – è una questione di istinto ma vai lì senza pensarci più di tanto. Dietro, comunque, c’è una preparazione. Io e Sicignano (preparatore dei portieri, ndc) in ritiro studiamo di solito i rigoristi in modo da non farci trovare impreparati ma, al netto dell’errore di chi tira, ci vuole anche un po’ di fortuna per riuscire nell’intento». IMPRESA CON DEDICA. La sua parata dagli undici metri, che il numero 22 ha dedicato alla moglie e alle fi glie presenti in tribuna, ha consentito agli uomini di Tedino di tirare un grosso sospiro di sollievo nel momento clou di una partita che, alla fi ne, suscita sentimenti contrastanti: «Non siamo contenti per la prestazione perché abbiamo fatto fatica complice anche la stanchezza accumulata in quest’ultimo periodo, ma bisogna guardare anche il bicchiere mezzo pieno. Siamo secondi e saremmo in serie A se fi nisse oggi il campionato. Siamo padroni del nostro destino, adesso dobbiamo recuperare le energie e provare a conservare questa posizione nelle ultime otto battaglie». CINQUE ANNI DOPO. Pomini, che non parava un penalty da un Sassuolo-Verona del marzo 2013, è già in trincea in vista dei prossimi decisivi impegni nella volata fi nale per la promozione in serie A: «La forza delle dirette inseguitrici è sotto gli occhi di tutti ma il nostro obiettivo è davanti. E’ la promozione diretta. Guardiamo avanti con fi ducia». TEDINO: MEA CULPA. Anche Tedino è fi ducioso ma, in relazione al match di ieri, il tecnico esprime altre sensazioni: «Ci sono volte in cui noi come staff lasciamo il segno in positivo. Oggi (ieri, ndc), tuttavia, non è avvenuto e anzi devo dire che se abbiamo giocato con poca aggressività soffrendo molto il palleggio dell’avversario le responsabilità sono principalmente mie. L’allenatore, in questo caso, non è stato bravo nella preparazione della gara sia in termini di organizzazione tattica sia da un punto di vista psicologico. I ragazzi hanno giocato con una buona energia e con il massimo impegno ma tra massimo impegno ed effi cacia si è notata la differenza. Cosa ci è mancato? Di solito ci difendiamo facendo possesso e questo non è avvenuto». PILLON SORRIDE. Soddisfatto, invece, il collega Pillon, all’esordio sulla panchina degli abruzzesi: «La prestazione è stata ottima anche se c’è un pizzico di rammarico perché, oltre al rigore, soprattutto nella ripresa abbiamo fallito diverse occasioni. Dobbiamo essere più incisivi»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.