Corriere dello Sport: “Polveriera Perugia”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Perugia che non sta vivendo un buon momento.
Parlano i numeri: 4 punti in 8 partite, frutto di una vittoria e un pareggio interni e 6 ko; 4 gol segnati (peggior attacco) e 12 reti subite (2ª peggior difesa). Mai il Perugia ha vissuto un avvio di campionato così traumatico e angosciante. Sia nelle prime sei giornate sotto la guida di Castori, sia nelle ultime due con Baldini, quasi mai si sono registrati segnali positivi. NUMERI NERI. La difesa impenetrabile (la 2ª della B) nello scorso torneo, quest’anno è l’ombra di se stessa e subisce gol a raffica. E aver perso con Pia e Como acuisce i rimpianti. «Dobbiamo lavorare per trovare la prima vittoria – è la ricetta di Baldini – e riportare così tra i giocatori un pizzico di autostima… ». A parere del tecnico massese, infatti, il problema principale appare quello mentale. Neppure il cambio di modulo (dal 3-5-2 di marca castoriana al 4-2-3-1) ha prodotto frutti. Baldini stesso riconosce che i giocatori riversano tutto in campo, ma i risultati purtroppo non arrivano. «Abbiamo di fronte a noi una sola strada: credere in quello che facciamo», scandisce il tecnico.
VITTORIA OBBLIGATA. Intanto, però, la vittoria resta una chimera. Domenica al Curi arriva il SudTirol di Bisoli, che in avvio sembrava destinato alle zone basse e che invece con 11 punti già in tasca, guarda dall’alto in basso, gli umbri. I tifosi, che ormai da tre anni contestano la presidenza, restano in subbuglio. Gli ultras (ma non solo) continuano a sollecitare il presidente, Santopadre, da 11 anni alla guida del club, a passare la mano. Il rinvio della apertura della Curva Nord, fissata per la prossima in casa e che ha subito un’ulteriore dilazione, ha complicato le cose. Dal canto suo Santopadre non avrebbe intenzione di passare la mano. Ha rivelato che il gruppo del City ha bussato anche alla sua porta, ma poi gli investitori hanno scelto il Palermo. «Io voglio portare avanti il progetto e ultimarlo – ha ribadito Santopadre – Il Perugia non è in svendita e i 150 dipendenti della società possono stare tranquilli: il club è solido». Però se arrivasse qualcuno con i mezzi e le garanzie giuste… Nega pure di godere di stipendi o rimborsi, come amministratore unico, da parte del club. «Non ho bisogno dei soldi del Perugia, sono ricco dentro… ».