“La scelta del Napoli di applicare prezzi popolarissimi per la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus, suscita malumore in corso Galileo Ferraris. I vertici bianconeri, avendo diritto per regolamento al cinquanta per cento dell’incasso totale, si ritengono infatti due volte danneggiati: non soltanto la società azzurra, abbattendo il costo dei biglietti, riempirà il San Paolo di suoi sostenitori (non è ancora ufficiale, ma quelli bianconeri non saranno ammessi così come lo Stadium è stato vietato ai napoletani) ma verserà una quota nettamente inferiore alle aspettative. Oltrettutto, nessun dirigente del Napoli ha avvisato della speciale promozione: a Torino, visti i riflessi economici, e comunque per una questione di rapporti, si sarebbero aspettati una chiamata. LISTINO. Il problema, sia chiaro, non sono i prezzi popolari – la stessa Juventus, nelle partite con Atalanta e Milan, ha applicato tariffe ridotte per riempire lo Stadium in giorni infrasettimanali e assicurare una cornice adeguata a una manifestazione che spesso suscita interesse soltato nella fase finale -, ma l’abbattimento eccessivo del listino – per altro legato, volendo, alla partita di campionato: chi acquista quel biglietto potrà anche assistere alla Coppa aggiungendo soltanto da 5 a 12 euro), e il fatto
che, giocandosi per la prima volta andata e ritorno (anche i quarti di finale erano sfide secche) non si sia minimamente tenuto conto della reciprocità: la Juventus ha garantito infatti metà dei 906mila euro incassati attraverso l’emissione di 38.398 biglietti. Circa 33mila i tagliandi venduti a oggi per il match di Coppa al San Paolo. CHARTER. Con riferimento alla logistica, nonostante le due gare distino appena tre giorni, la Juventus non si fermerà a Napoli né nei dintorni, ma rientrerà a Torino. Accantonata anche l’idea di un ritiro in una struttura del centro Italia, considerando che la percorrenza in pullman o in treno sarebbe a conti fatti di poco inferiore ai tempi del volo charter per rientrare a Caselle. Giornata speciale, ieri, a Vinovo per un centinaio di bambini delle annate 2009 e 2010, appartenenti al progetto Gioca con Me, riuniti in occasione della Giornata Internazionale contro le discriminazioni razziali. La Juventus, dal 2013, la celebra organizzando un’attività ludica e di integrazione riservata ai piccoli calciatori, nel rispetto di valori quali il lavoro di squadra, lo spirito di sacrificio, l’educazione e la lotta ad ogni tipo di discriminazione”. A riportarlo è “Il Corriere dello Sport”.