Corriere dello Sport: “Poche certezze, rebus Palermo. Foschi e Tedino…”
L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” scrive del futuro prossimo del club di viale del Fante sia in ambito societario che di mercato: “Il Palermo temporeggia, ma non può correre il rischio di attendere troppo. La priorità in questo momento è concentrata sull’iter giudiziario dei procedimenti che potrebbero dare la serie A a tavolino ma non si può ignorare che il calcio ha delle scadenze irrinunciabili. C’è in ogni caso da ricostruire un progetto tecnico, indipendentemente dalla categoria. Questo week end sarà l’ultimo di riflessione, la prossima settimana sono previsti i primi annunci ufficiali.
SITUAZIONE. E’ ovvio che la matassa è particolarmente intricata perché la differenza fra la A e la B è gigantesca soprattutto sul piano degli introiti dai quali poi dipendono i programmi e perché il mese in più dovuto alla disputa dei play off ha peggiorato il tutto. Ma l’immobilismo in attesa di un verdetto molto incerto sia nei contenuti che nei tempi (almeno 10 giorni per l’esito del ricorso in appello sulla gara di Frosinone, prima di metà luglio non si avranno certezze neppure sul caso Parma) sarebbe imperdonabile. Zamparini ha sempre detto che da imprenditore aveva pronto un piano B e lo ha già annunciato: cessione di tutti i migliori e campionato affrontato con una squadra di giovani. Impossibile programmare spese di livello, obbligatorio ottimizzare i legami già in essere, dopo i tanti soldi buttati con doppi contratti a allenatori, direttori sportivi, preparatori e altro. Giammarva presiederà un Cda votato alla corretta gestione amministrativa ma non entrerà nelle decisioni tecniche. Zamparini dovrebbe affi darsi ad una fi gura di riferimento sportivo mancata negli ultimi anni (un manager, un direttore generale) ma ama troppo mettersi in mostra per rinunciare al suo spazio. Chi si occuperà di mercato dovrà innanzitutto cedere.
I DUBBI DI FOSCHI. Da qui i dubbi di Rino Foschi, sempre pronto a rispondere al richiamo d’amore con Palermo ma consapevole che
stavolta il compito è davvero delicato; inoltre Foschi vorrebbe con sé uno staff di collaboratori fi dati che il patron è restio a concedere. Un direttore sportivo in verità il Palermo ce l’ha ed è Aladino Valoti, contrattualizzato fi no al 2020. Valoti sarebbe disponibile a restare anche con l’arrivo di Foschi (col quale ha lavorato quand’era calciatore) e a gettarsi con entusiasmo in un’opera di ricostruzione. Il rebus in qualche modo sarà risolto entro i primissimi giorni della prossima settimana.
IDEA VIDO. Fra le decisioni più complesse, quella sull’allenatore. Zamparini ne ha due a contratto, Stellone non è mai entrato nelle sue simpatie, dunque è intenzionato a ricominciare da Tedino. Che aspetta anche lui sulla riva del fi ume perché scottato da una stagione in cui comunque è stato esonerato. Tornerebbe solo con patti chiari e garanzie. Il patron lo ritiene adatto al tipo di materiale che gli verrà affidato, giovani da svezzare con un paio di chiocce che potrebbero restare (Pomini, Bellusci, Rajkovic o Jajalo se spalmeranno il pesante stipendio). E gli eventuali arrivi avrebbero l’identikit di giovani promesse. Il primo nome emerso è quello di Luca Vido, attaccante che ha fatto bene col Cittadella e che è di proprietà dell’Atalanta, club interessato a sua volta a La Gumina“.