L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso sulle plusvalenze Juve.
La lettera di Natale per la Juve (e non solo) è firmata da Giuseppe Chinè . Il procuratore federale, infatti, proprio ieri ha proposto il ricorso per revocazione parziale della decisione della corte federale di appello a sezioni unite dello scorso 27 maggio che aveva confermato l’assoluzione per tutti gli indagati all’interno del processo sportivo sul caso plusvalenze: erano 61 dirigenti e 11 club in tutto.
Dopo aver chiesto e ottenuto l’accesso a tutti gli atti dalla procura di Torino che lo scorso 24 ottobre aveva notificato la chiusura delle indagini nei confronti della Juventus, le oltre 14 .000 pagine relative all’inchiesta Prisma sui conti del club bianconero nel triennio 2018-2021, la p rocura federale ritiene quindi di aver ottenuto quegli elementi nuovi e decisivi per poter richiedere la revocazione parziale della decisione definitiva, sulla base dell’articolo 63 del codice di giustizia sportiva. E in via Allegri c’è la convinzione che questa richiesta non possa essere in alcun modo respinta, per un nuovo processo che potrebbe quindi andare in scena anche a stretto giro di posta, con ogni probabilità quando l’attuale stagione sarà ancora in piena corsa, forse già a inizio 2023.