Porte aperte in Serie A. In più di mezza serie A. E’ lo scenario che ci si prospetta davanti buttando lo sguardo alla prossima stagione. Uno scenario anche piuttosto insolito perché nella porta siamo abituati a pensare che risiedano i valori della certezza, della continuità. E invece la questione portiere tiene banco in diverse società di Serie A: più della metà. C’è chi la soluzione la ha già pronta, chi non si porrà il problema fino a che non muterà l’equilibrio interno al proprio gruppo, sapendo che il rischio tangibile di sollecitazioni dal mercato esiste. Insomma si cambierà. E potrebbe cambiare parecchio nelle porte di Serie A: tra le big ma non soltanto.
PERSINO LA JUVE. Un discorso che non risparmia nessuno se non guardiamo solo al breve ma allunghiamo lo sguardo almeno fino a dopo il Mondiale 2018: la Juve che certo non ha oggi il problema di doversi dare un futuro dopo Gigi Buffon, sta comunque progettando anche quel domani. Ecco perché prenderà Alex Meret, il portiere dell’Udinese salito in Serie A con la Spal. Ora, con gli emiliani appena promossi dalla B, ci sta che il club bianconero lasci il portiere friulano ancora con Semplici a farsi le ossa per una stagione. Questo non si può assolutamente escludere. E il rinnovo di Scuffet tre giorni fa fino al 2022 va inserito verosimilmente in questo ragionamento: sarà lui il dopo Karnezis dei Pozzo.
QUATTRO CERTEZZE. Cambieranno sicuramente la Roma, la Fiorentina, l’Empoli e il Torino. I giallorossi e i granata vedranno tornare alla base Szczesny e Hart, uno all’Arsenal e l’altro al City, da dove erano partiti per due prestiti (reiterato per la seconda stagione quello del polacco). A Trigoria toccherà al brasiliano Alisson, portiere di Europa League e Coppa Italia, prendere i gradi da titolare fisso. Il Toro potrebbe rivolgersi proprio alla Roma per risolvere i suoi problemi: Skorupski ha fatto una ottima stagione a Empoli, rientrerà alla base a Trigoria e il Torino sta lavorando per poterlo comprare (si parla di una valutazione tra gli 8 e 10 milioni per il polacco). La Fiorentina aspetterà di capire quali offerte raggiungeranno Tatarusanu nella certezza che il portiere del futuro sarà Sportiello, preso a gennaio dall’Atalanta. L’Empoli dovrà guardarsi intorno e fare la scelta più opportuna in base anche all’esito di questa stagione (Fiorillo e Leali sono due ipotesi che il ds Carlo valuteràa tempo debito).
FUTURO INCERTO. Ci sono poi portieri che non hanno la valigia in mano, ma che di fronte a una grande offerta, potrebbero decidere, per spinta personale o d’accordo con il club, di partire. Pensiamo ad Handanovic che questo retropensiero nella testa un po’ ce l’ha e che vuole giocare la Champions (un desiderio che è diventato quasi una ossessione sportiva), al nodo del rinnovo che riguarda Gigio Donnarumma con il Milan e che ne condizionerà la scelta sul futuro con le big d’Eurpa in agguato. A Reina che deciderà con il Napoli quale sarà la cosa miglio
re da fare: Napoli che aspetterebbe il ritorno di Szczesny a Londra per poi andarlo a ritrattare con i Gunners convinto che Wenger lo mollerà. Il Napoli è anche orientato a chiudere l’operazione Cragno con il Cagliari (dove tornerà il portiere che è arrivato ai play off di B con il Benevento giocando da protagonista questa stagione). Perin potrebbe finire in qualche grande giro (milanese?), Marchetti non sta rinnovando e se arriva l’offerta la Lazio lo lascia partire (Strakosha ha fatto vedere quel che vale), Bizzarri è in scadenza a Pescara e a Berisha manca un incontro tra la Lazio e l’Atalanta che fissi il riscatto da parte dei bergamaschi, i quali proverebbero a mettere dentro un giocatore per non tirare fuori 5 milioni cash. Sì, la rivoluzione dei portieri sta per cominciare”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.