“La parola torna al caos societario, ma gli incidenti che hanno visto protagonisti gli ultras pisani a Empoli non passeranno inosservati presso gli organi della giustizia sportiva. I provvedimenti arriveranno non appena la questura di Firenze avrà inviato il rapporto su quanto accaduto prima della partita. Il bilancio è pesante, dieci feriti, otto arrestati, 92 daspo complessivi: una mazzata anche sul piano dell’immagine di una tifoseria fin qui irreprensibile in un momento particolarmente delicato. Al pugno duro annunciato dal presidente Abodi sul piano sportivo e alle conseguenze penali, si aggiungono le parole del prefetto Visconti che ha promesso di riaprire l’Arena solo quando l’impianto offrirà le massime garanzie di sicurezza. Il sindaco Filippeschi ha usato toni espliciti: «Ora tutto rischia d’essere più difficile e ogni scelta dovuta si fa più urgente. Diventa ancora più pesante il prezzo che si paga dalla fuga delle responsabilità che per settimane decisive la proprietà dell’Ac Pisa 1909 ha colpevolmente dimostrato». SOLO GATTUSO. Per ora il Pisa va avanti solo grazie a Gattuso e ai suoi giocatori. Ecco perché sarebbe stato necessario evitare incidenti per non complicare le cose. E quando Gattuso ribadisce che bisogna costruire una società che oggi è inesistente, non fa che fotografare la realtà. «Mi arrabbio quando vedo comunicati che si susseguono e che non dicono mai le cose come stanno». E la fotografia della società attuale è offerta da un’altra dichiarazione di Filippeschi: «Il rifiuto opposto da Petroni alla richiesta di un incontro col vertice di Equitativa presente in città lo giudico un grave errore e un gesto di arroganza. E’ anche un rifiuto rivolto a una mia esplicita e riservata richiesta». CONFERMA. E ieri Pablo Dana e Adbul Wahal AlHalabi hanno ribadito in una conferenza stampa la loro volontà di acquisire il Pisa: «E’ tramite la stampa l’unico modo per parlare con Petroni che a Empoli non ci ha voluto stringere la mano. Noi siamo interessati alla società, ma ci devono far completare la due diligence. Anche Gattuso non ne può più e ha ragione di criticare. Il Pisa perde 100 mila € a gara. Più il tempo passa e più le cose si complicano. Riponiamo le nostre speranze nel sindaco Filippeschi. Depositeremo la caparra di 310 mila € dal notaio Massimo Cariello di Pisa: diverrà operativa appena i nostri documenti saranno esaminati nel rispetto delle leggi anti-riciclaggio”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.