Corriere dello Sport: “Petrone: «Il Catania in B con i play off». Il nuovo tecnico: «Questo chiede la società, i nostri tifosi lo meritano»”
“«Pressione, sconfitta, pareggio. Non sono parole che amo facciano parte del mio vocabolario». Punta subito forte, Mario Petrone, nel giorno della sua presentazione alla gente di Catania. No, nessun atto di spavalderia. Bensì il modo di far comprendere immediatamente a tutti quale sarà l’atteggiamento che contraddistinguerà la formazione rossazzurra in queste ultime tredici partite di campionato e nella coda dei play off. «Perché noi, sia chiaro – quasi sbraita Pietro Lo Monaco – punteremo ai play off e, in particolar modo, al sesto posto». La pressione della grande piazza, quindi. Petrone spiega come la vede: «La pressione me la metto io da solo – attacca – a prescindere se la piazza porta allo stadio dieci, duemila tifosi o molti di più. Io vengo da Napoli, so che a Catania si vive il calcio alla stessa maniera. Proveremo a dare alla gente rossazzurra le gioie che merita».
OBIETTIVI CHIARI. Ecco perché non vuol sentir partire di pareggi e sconfitte: «Dobbiamo fare di tutto per andare in B – afferma determinato il nuovo tecnico – Io da 18 anni gioco per vincere e sono abituato a dare tutto me stesso. Per questo dalla squadra pretendo altrettanto. Rigoli (per il quale anche Lo Monaco ha avuto parole di ringraziamento, ndc) è un amico e gli va dato atto di quanto ha fatto e di dove ha portato la squadra.
Però adesso bisogna provare a cambiare marcia, soprattutto in trasferta. Per me è questione di atteggiamento, che si coltiva dal primo giorno di lavoro. Si dà il massimo in ogni seduta di allenamento, si cerca di sfruttare il massimo delle potenzialità. E non fa differenza fra casa e trasferta. Ovvio – chiarisce ancora – niente atteggiamenti garibaldini. Io lavoro per prendere la vittoria sempre e comunque, poi ci sono sconfitte e sconfitte. Quelle in cui la palla non vuol saperne di entrare e quelle in cui ti fai mettere sotto dall’avversario. Ecco, queste sono quelle che non tollero».
IN TRASFERTA. Nel suo curriculum, ad Ascoli, tante vittorie esterne. «E’ quello che dico. Bisogna andare per fare bene sempre, cercando di farsi influenzare il meno possibile da fattori esterni. Ovviamente ci vuole equilibrio e accuratezza nelle due fasi». Petrone non si sbilancia sul sistema di gioco: «Dipenderà dagli uomini a disposizione. Di sicuro c’è che con la bontà di questo organico potremo fare di tutto. Ciò anche se una delle priorità è quella di dare subito un’identità a questa squadra». Lo Monaco, che ha espresso rammarico per la sconfitta di Agrigento («una delle pagine più brutte della nostra storia per come è maturata e per quello che ha significato»), ha spiegato che Petrone era stato sentito dal Catania all’inizio dell’estate. E che poi si era virato su Rigoli. «Purtroppo l’esperienza non è andata per il verso giusto. Adesso – ha concluso – togliamo l’ultimo alibi ai calciatori: quello dell’allenatore. Vediamo se sapranno reagire a dovere e dimostrare chi sono. I forti sono quelli che hanno la capacità di rialzarsi. Noi vogliamo la B e non lasceremo nulla di intentato per raggiungerla»“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.