Corriere dello Sport: “Pescara scatenato. Pronti quattro colpi”

“La presenza domani di Guglielmo Stendardo, alla ripresa degli allenamenti, è la prova tangibile che il Pescara fa sul serio. Vuole rinforzarsi e, soprattutto, farlo subito, perciò il diesse Luca Leone sta stringendo i tempi per chiudere anche le altre trattative in itinere, cioè quelle con la Sampdoria per Ante Budimir, con la Juventus per Mame Baba Thiam e con Cesare Bovo – in questo caso si discute direttamente con il giocatore – in uscita dal Torino. IL PUNTO. In casa biancazzurra si riflette, si agisce e si parla, come ha fatto ieri il presidente, Daniele Sebastiani, ai microfoni di Radio Incontro Olimpia. Un punto della situazione sulle operazioni di mercato senza dribblare domande scomode, a cominciare da quella su Alberto Aquilani. «Con lui nessun problema, solo che è abituato a grandi squadre, quindi evidentemente non è riuscito a usare la sciabola invece del fioretto». Le prossime mosse. «Vogliamo la salvezza e sarà importante intervenire con oculatezza sul mercato. Dobbiamo cercare di cominciare il 2017 col piede giusto. Quella per Stendardo è un’operazione che abbiamo già concluso, mentre Ledesma è un’idea: ne parleremo con Oddo per valutarne la fattibilità». Qualche accenno anche ai nomi più suggestivi, ma senza grosse speranze. «Sta partendo Pinilla, quindi non credo che l’Atalanta possa far muovere anche Paloschi. Tra l’altro c’è l’interesse della Lazio e farle concorrenza per noi è una parola grossa, l’unica cosa su cui puntare è che qui farebbe il titolare per tutti i sei mesi, anche se non è facile entrare nella testa dei giocatori che fanno valutazioni tutte loro. Djordjevic? No, non credo si possa fare. Da quello che mi risulta ha anche offerte importanti dall’estero, sarebbe davvero molto difficile riuscire a prenderlo».ODDO. Sebastiani si è poi soffermato sulla posizione del tecnico, spiegando il perché non lo abbia mai messo in discussione. «Crediamo ancora in lui, mi sembra che lo abbiamo già dimostrato. Qualsiasi altro allenatore, senza un progetto e senza una società fiduciosa alle spalle, sarebbe già saltato. Vediamo il lavoro che si svolge quotidianamente, quindi sappiamo che la squadra è con lui». E anche il presidente.”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.