“Corretta applicazione spazio-temporale e … sano randagismo. Questi i dogmi del nuovo allenatore del Pescara, il terzo della serie, Bepi Pillon. Che chiede ai suoi ragazzi una saggia occupazione degli spazi, maggiore velocità di esecuzione e … soprattutto, di “essere come dei cani arrabbiati su ogni pallone”. L’ultimo aspetto, ovviamente, sarà quello determinante, perché fi nora i biancazzurri sono stati alquanto morbidi (eufemismo) sul piano dell’aggressività. Se vogliamo il merito di Pillon, succeduto a Epifani che a sua volta aveva preso il posto di Zeman, è quello di avere assunto piena consapevolezza della situazione. Prima ancora di vederlo all’opera, dalle poche parole che ha pronunciato al momento dell’insediamento si intuisce che lui la percezione del pericolo ce l’ha chiara, netta, visibile: bisogna lottare per salvarsi. CALENDARIO. E non sarà facile, a maggior ragione tenendo conto dei dispetti del calendario che propone in rapida sequenza la trasferta di domani a Palermo e il successivo confronto con un Bari che chiede spazio tra le big. Ma bisogna procedere un passo alla volta. «Il Palermo è la squadra che è con le ambizioni che ha – la sua doverosa premessa – ma noi andremo a giocarcela, perché in questa categoria non esistono partite facili per nessuno, neanche per chi dovrà aff rontarci». Non servono altre parole, adesso si aspettano i fatti da una squadra che nell’arco delle ultime sei partite (un punto conquistato) ha dilapidato un patrimonio di credibilità. Dopo aver premesso che la colpa non è di Zeman (con lui si navigava a vista sulla zona play off ) e neppure di Epifani (è rimasto col cerino in mano), a maggior ragione non può essere di Pillon, anche se ora il compito di salvare la categoria tocca a lui. Il Pescara è appena un punto sopra la zona play out, quindi, senza troppi giri di parole, d’ora in poi sarà battaglia vera. PARADOSSO. La curiosità, per non dire il paradosso, è che Pillon forse ripartirà da … Zeman. Eh già, i prodromi di una formazione-tipo e un modulo uguali a quelli del boemo ci sono tutti. Oggi, magari, ne sapremo di più durante la conferenza di presentazione della sfida in Sicilia, in ogni caso ripartire da quello che funzionava è sintomo di grande intelligenza”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.