L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Perugia e l’attacco di Santopadre.
«Chiediamo scusa». È l’incipit del comunicato della società, partorito dopo giorni di silenzio assordante in seguito alla più disastrosa delle retrocessioni in cui nessuno ha voluto credere davvero sino a quando non è diventata la più amara delle realtà. Al tempo stesso, però, Massimiliano Santopadre, implicitamente, lascia capire che non coltiva alcuna intenzione di mollare la presa: sarà lui a gestire il club ancora in Lega Pro, campionato vinto con Camplone e poi con Marco Giannitti come ds e Fabio Caserta in panchina. Il patron ha già dato lo sciogliete le righe alla squadra e non rinnoverà le collaborazioni con Fabrizio Castori (39 punti in 35 partite alla guida del Grifo: media da salvezza diretta), richiamato di fretta e furia dopo la breve e infruttuosa parentesi con Silvio Baldini in panchina (3 gare e zero punti). Finita anche l’esperienza perugina del diesse Renzo Castagnini, arrivato dopo il burrascoso addio di Giannitti.
RESPONSABILITA’. Santopadre riconosce che «non siamo stati all’altezza di questa categoria» e sostiene di essere «profondamente avvilito e dispiaciuto». Poi, la giustificazione: «Abbiamo allestito un gruppo in base ad un budget che comprendeva il pagamento degli oneri contributivi e la maxi-rata fissata a dicembre relativa ai contributi pre covid (altri non lo hanno fatto e sono stati più furbi di noi in barba a tutti gli organi competenti di controllo che dovrebbero garantire un’equità sportiva fondamentale per competere alla pari)». Evidente il riferimento al “caso” Reggina che da febbraio ha tenuto banco e chiusosi, almeno per il momento, con una penalizzazione di 5 punti dopo la rinuncia del club calabrese a impugnare i provveimenti patiti in sede endofederale per inadempienze amministrative e contabili dinanzi al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni.
L’ELOGIO DEI TIFOSI. Dopo un accenno ai tifosi («Ci hanno creduto e ci hanno sempre sostenuto, non facendoci mai mancare l’apporto in ogni stadio dimostrando di essere una tifoseria civile e da Serie A»), Santopadre conclude che: «Ora è il tempo delle riflessioni e di programmare la prossima stagione sportiva. Qualora ci fossero ulteriori novità saremo felici di comunicarle all’amministrazione comunale e ai nostri tifosi. Forza Perugia sempre!».