L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla del tecnico del Palermo Pergolizzi. Nei suoi novanta giorni con il Palermo non ha ancora trovato un minuto di tregua – scrive il quotidiano -. Pergolizzi non si concede pause, malgrado stampelle e protesi, fra allenamenti, filmati da vedere, riunioni con i dirigenti e con lo staff e preparazione tattica. Lui, palermitano, è in cerca di ulteriori affermazioni dopo lo scudetto conquistato con la Primavera e una lunga attesa nelle retrovie, per lui è una stagione senza ritorno. A Nola il Palermo non ha giocato una grandissima prestazione nonostante la vittoria. In uno dei suoi colloqui a porte chiuse, ha spiegato alla squadra: «Non c’è problema fisico. I risultati del gps mettono in evidenza che nel primo tempo, abbiamo corso meglio di altre volte, magari a vuoto e senza un sufficiente possesso palla. Appena pressata, la difesa avversaria rinviava lontano e, nella seconda fase, la squadra era già pronta: tre dietro e sette ad aggredire. Nel campo piccolo è una tattica che funziona e devi trovare subito le contromisure, cioè ripartire da dietro, con una fitta ragnatela di passaggi per poi attaccare lo spazio. Non ci siamo riusciti». Adesso ci sarà il Corigliano e per Pergolizzi la sfida è di quelle “difficilissime”. «Nessuno pensi di avere i tre punti in tasca e che il Corigliano arrivi al Barbera per una passeggiata. Levatevelo dalla testa. A parte il fatto che il Palermo esercita di suo grandi motivazioni, il Corigliano è gasato per la bella prestazione offerta contro il Savoia». Un richiamo come a dire: «Non voglio cali di tensione».