L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulle dichiarazioni di Pergolizzi e Castagnini. L’allenatore afferma: «Per anni ho inseguito il sogno di allenare il Palermo, anche in A, ma l’occasione mi è stata offerta quando non ci credevo più. E’ ovvio che sia strafelice. Di Piazza in inglese e Mirri in siciliano mi hanno detto che bisogna vincere e basta. Mi sarei vergognato a chiedere un contratto di due anni, parleranno i risultati. Non penso a grandi nomi, ma solo a calciatori in grado di dare tutto. E’ necessario sacrificarsi e avere rispetto degli avversari». Parola al direttore sportivo: «Abbiamo fretta, starò a Palermo fisso, non mi muovo, bisogna lavorare ventiquattro ore. Stiamo costruendo la squadra in dieci giorni, un record. Non possiamo sbagliare, soprattutto nella scelta dei giovani, altrimenti salterà tutto in aria. Tutti devono venire a Palermo per buttare sangue. Pergolizzi è una persona innamorata del mestiere, mi ha fatto una grande impressione. Sagramola è fantastico, ho lavorato con lui tanti anni ed è una garanzia».