L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulla situazione di Gianluca Petrachi, dirigente della Roma ed ex rosa. I termini dell’indagine avviata dalla Procura federale sono scaduti ieri, non è stata chiusa e il Procuratore federale chiederà una proroga, che può arrivare anche a sessanta giorni. Gli uomini della Procura stanno sentendo moltissimi testimoni e l’allungamento dei tempi prima di arrivare alla richiesta di sanzione fa pensare che la posizione del direttore sportivo sia abbastanza compromessa. Probabilmente il presidente del Torino Urbano Cairo ha voluto fargli pagare il fatto che il dirigente abbia cominciato a lavorare per la Roma prima di risolvere il contratto con il Torino, che aveva efficacia fino giugno 2020 e l’indagine della Procura potrebbe aver avuto avvio proprio da un esposto presentato dalla società granata. L’inchiesta è molto più ampia ed è estesa ad altri agenti e porterà all’istruzione probatoria. Dopo tante testimonianze si preannuncia un deferimento, accompagnato da una richiesta di sanzione di qualche mese. Secondo l’articolo 7 del regolamento dei direttori sportivi rischia una inibizione di qualche mese, il che significa che durante quel periodo il dirigente non potrà fare operazioni di mercato, non potrà entrare negli spogliatoi in occasione delle partite ufficiali e sarà estromesso da qualsiasi attività. Se la proroga sarà di sessanta giorni è probabile che il deferimento slitti a febbraio, poi ci sarà il dibattimento davanti al tribunale federale nazionale. In questo caso Petrachi potrebbe essere operativo in ogni caso per la sessione di mercato di gennaio. Come si ricorderà la Procura, che ha già ascoltato anche Petrachi, vuole fare luce sul viaggio del direttore sportivo a Madrid, in compagnia dell’amministratore delegato Fienga, per incontrare Fonseca in data 4 giugno, quando il contratto con il Torino non era stato ancora risolto. Inoltre il direttore sportivo, in occasione della presentazione di Mkhitaryan, aveva fatto riferimento di aver parlato di Dzeko a maggio. Per evitare il contenzioso con il Torino la Roma ha ceduto due ragazzi promettenti del settore giovanile a titolo gratuito alla società granata.