L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla trasferta della Lazio, domani a Marsiglia.
Niente pullman societario con livrea e aquila stilizzata a Marsiglia. Di solito raggiunge e scorta la Lazio anche in trasferta e in qualsiasi città italiana o europea, purché raggiungibile. Questa volta, ha deciso Lotito, resterà parcheggiato nel garage di Formello. Il viaggio contiene troppi rischi, non si prevede (anche senza tifosi) una bella accoglienza. La squadra biancoceleste, in partenza oggi pomeriggio con un volo charter, si muoverà con un mezzo affittato in Francia.
L’ultima volta al Velodrome, il 25 ottobre 2018, il pullman era stato danneggiato. Un vetro lesionato e diverse ammaccature, provocate da una fitta sassaiola. Inzaghi e i suoi giocatori vissero attimi di paura. La Lazio, entrando al Velodrome, venne accolta da un lancio di pietre e da un agguato degli hooligans marsigliesi. Lacrimogeni e cariche della gendarmeria francese per respingerli con la forza. Si erano appostati lungo Avenue du Prado, il vialone che conduce dal mare sino allo stadio. P
ugni di ferro, cinghie e spranghe. Scatenarono la guerriglia. Erano incappucciati, a caccia di italiani. Una rappresaglia e ore di autentiche tensione dopo gli scontri della notte precedente con un gruppo di ultras laziali nella zona limitrofa al Vecchio Porto di Marsiglia. Per questo motivo, e non solo, l’Uefa aveva vietato la trasferta dei laziali in Francia e analoga restrizione era stata adottata nei confronti dei marsigliesi in occasione della partita di andata il 21 ottobre all’Olimpico. Esistono precedenti, tensioni e rivalità di matrice politica tra le fazioni più estremiste delle due curve. Tre anni fa si erano date appuntamento e nacque una rissa capace di coinvolgere circa 200 tifosi con 4 feriti. Questa volta non entreranno in contatto.