L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sui presidenti più ricchi in serie A con il viola Commisso che batte tutti.
Il triangolo sì, qualcuno l’aveva considerato. I proprietari indonesiani del Como, Serie B, Robert e Michael Hartono, commercianti di tabacco, uomini con una visione, una mission. La spiegò qualche mese fa Mirwan Suwarso, il loro manager: «Per noi conta un triangolo magico: il calcio, la gente, il business». Business is business, altro che gol. E intanto la Serie A, il campionato più bello del mondo che fu, oggi è diventata una mappa geoeconomica.
Tracciata come ogni anno da Forbes: e scopriamo che fra gli uomini più ricchi del mondo molti inseguono un pallone. Il primo in Serie A è Rocco Commisso, il proprietario della Fiorentina, 6,1 miliardi di patrimonio che lo proiettano al numero 418 dell’elenco dei ricconi. Lo scorso dicembre, attraverso un comunicato, era stata la stessa Fiorentina a ricordare che «sono 314 in 30 mesi» i milioni spesi, che quello di Commisso si può considerare «un investimento privato» e «tra quelli più importanti fatti nel calcio italiano fino ad oggi». Soldi (che cresceranno ancora con il mercato e il centro sportivo) che stanno dando una direzione alla Fiorentina, oggi in lizza per l’Europa e proiettata verso un futuro ambizioso.
AMERICA. E poi c’è la famiglia Saputo, italo-canadesi, insediatasi a Bologna dal 2014. Un patrimonio di 4,8 miliardi (586° posizione) che ha certamente contribuito a stabilizzare una situazione difficile, a restaurare e ampliare il centro tecnico, in attesa di sviluppi sul restyling dello stadio Dall’Ara, la matrice di tutte le grandi novità. Anni, quelli di Joey e di papà Lino, coincisi con investimenti superiori ai 200 milioni di euro. Per molti sotto le due torri non ancora sufficienti, e di certo non hanno ancora permesso il salto di qualità, cioè un posto in Europa.