Corriere dello Sport: “Parma deferito. Responsabilità oggettiva: ora la serie A è a rischio. I dettagli”
“Notizia nell’aria, la mattinata di ieri ha solo aggiunto i crismi dell’ufficialità: il Parma è stato deferito per illecito sportivo, insieme con Emanuele Calaiò, relativamente al caso degli sms sospetti che sono stati inviati prima della partita con lo Spezia. «Responsabilità oggettiva per il comportamento posto in essere dal proprio tesserato», è il gergo giuridico che inchioda il Parma al punto da mettere in discussione la serie A. Se ne parla da un mese, i tempi andranno in ogni caso a dilatarsi perché una decisione si conoscerà non prima del 20 luglio. Ma da Parma non trapela preoccupazione: l’ipotesi di un pugno duro nella sentenza federale viene considerata come quella estrema. Il triplo salto di categoria – dalla D al massimo campionato nel giro di tre anni – è inquinato da quella che, sostanzialmente, è stata una leggerezza di Calaiò. PARMA FIDUCIOSO. Il Parma è difeso dall’avvocato Chiacchio: il legale ha definito eccessivo il deferimento, affermando che le contestazioni cadranno nel vuoto. A quattro giorni dall’ultima giornata del campionato di B, il 18 maggio, sono volate raccomandazioni da parte del giocatore del Parma: destinatari Terzi e De Col dello Spezia, che a bocce ferme hanno poi provveduto ad avvisare la propria società. Il club ligure, a quel punto, si è messo in contatto con gli organi federali. Non deferito invece Fabio Ceravolo (peraltro a segno in quella partita), nella chiusura dell’iter per il deferimento lo scorso 20 giugno: l’inchiesta, inizialmente, ha riguardato anche lui. Mentre Calaiò, nel testo dei messaggi inviati, chiedeva in tono confidenziale agli avversari un impegno ridotto al minimo. Il Parma, nella partita contro lo Spezia, aveva solo un risultato a disposizione – per ottenere la promozione diretta e non passare dai play off – sperando che al tempo stesso il Frosinone inciampasse, come poi si è verificato. SGRADEVOLE BIS. Amaro scherzo del destino, per Calaiò, quello di trovarsi coinvolto in un’indagine simile. Tre anni fa, quando era a Catania, la sua squadra venne retrocessa d’ufficio dalla serie B alla Lega Pro per l’inchiesta denominata “I treni del gol” che portava il presidente Pulvirenti come principale colpevole. Uno sgradevole bis, mentre a sperare ora è il Palermo. Proprio la squadra della città di Calaiò, neanche a farlo apposta. Mentre il Parma proverà fino all’ultimo a dimostrare la propria innocenza, per non mettere a repentaglio il traguardo conquistato sul campo”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.