“Emergenza da viaggio, il Parma sperimenta anche questo. Col dubbio, destinato a sciogliersi probabilmente non prima di metà settimana, sulle condizioni di Scozzarella. D’Aversa non può certo farsi scivolare addosso la sua defezione: sembrava così, all’inizio, quando il centrocampista ha lasciato in un contesto di 2-0 per i gialloblù contro la Salernitana, venerdì sera. Il ventaglio di soluzioni è ampio. Non verrà mandato in crisi da una sola assenza nel reparto, il Parma. Anche perché, in vista di Palermo va anche apparecchiata una difesa che possa reggere l’urto di due squalifiche. Ieri intanto Scozzarella, nel pomeriggio di Collecchio, ha svolto lavoro individuale. MUNARI FAVORITO. La novità felice è invece il rientro in gruppo di Ceravolo – che quest’anno ha giocato poco più di un quarto d’ora, nella disastrosa trasferta di Perugia – durante la seduta aperta al pubblico. Il primo allenamento del mese di ottobre è terminato con una partitella a campo ridotto, mentre Di Cesare – comunque fuori per squalifica nel prossimo turno – ha svolto terapie a causa di una lesione al bicipite femorale. Per oggi, è in scaletta una doppia seduta. Guarda avanti, il Parma, proiettandosi verso una sfida al Barbera che ha il sapore della serie A. Lo stesso sarà per la gara col Pescara, subito dopo. Facile pensare che al posto di Scozzarella possa agire Munari, che quattro giorni fa ne ha preso il posto in campo al momento della sostituzione. «Scozzarella è un giocatore dall’ottima condizione fisica», spiegava appunto mister D’Aversa. «Può fare la differenza, ci dà più geometrie e soluzioni». A PALERMO DA EX. Il tecnico è entrato nell’ordine di idee di non rinunciare a Scozzarella, adesso per davvero. Nelle prime tre partite il centrocampista del Parma è rimasto a guardare, mentre D’Aversa non derogava in alcun modo dalla linea Barillà-Munari-Dezi. Nel frattempo il gruppo ha quindi ripreso i lavori, con vista su una settimana con un allenamento in più perché l’impegno di Palermo è domenicale. Contro una squadra che Munari ha solo sfiorato, nel corso della carriera: i rosanero hanno avuto in mano il suo cartellino per cinque anni complessivi, ma per trovarlo in campo bisogna tornare al 2006. Due presenze in Coppa Italia e tre in Coppa Uefa”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.