L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Daspo in arrivo per Shpendi.
Alex Shpendi, papà del ventenne attaccante Cristian del Cesena e del gemello Stiven che gioca a Empoli, si è presentato al commissariato di Polizia per rispondere dell’invasione di campo al “Manuzzi” alla fine della partita domenica scorsa tra i romagnoli e l’Olbia, con la tentata aggressione al ventunenne portiere dei sardi, Filippo Rinaldi. La denuncia è scattata d’ufficio, mentre non è dato sapere se Rinaldi abbia fatto altrettanto. È stato informato del Daspo che nei prossimi giorni verrà emesso nei suoi confronti (da 1 a 5 anni). «Chiedo scusa a tutti – ha detto l’uomo uscendo dal commissariato -, a tutta Italia e al Cesena per il mio bruttissimo gesto. So di avere deluso tante persone. Ho visto mio figlio a terra sanguinante con l’altro giocatore che gli dà una botta da dietro pensando non si fosse fatto nulla. Come padre sono uscito fuori di testa, ma non ho colpito nessuno».
COSA RISCHIA. Il Cesena rischia la squalifica del campo, oppure una gara a porte chiuse. Da vedere se la prossima col Pontedera. Oggi si conosceranno le decisioni del giudice sportivo, che potrebbe pronunciarsi oppure disporre un supplemento d’indagine. Al Manuzzi c’erano due membri della Procura Federale con un delegato della Lega Pro che hanno visto, come l’arbitro Di Reda, e raccolto testimonianze. La società bianconera ha preso posizione, stigmatizzando «con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato», fino a condannare «qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che da sempre contraddistinguono il club». La reazione dell’uomo si lega allo scontro di gioco tra Rinaldi e Cristian che ha costretto il figlio a proseguire la partita con il turbante fino a chiedere la sostituzione. La vicenda ruota attorno a quanto accaduto al 60’. Cristian Shpendi, entrato al 58′ e sostituito all’85’, va in scivolata e calcia trovando l’opposizione di Rinaldi in uscita bassa sul terreno bagnato. Il ginocchio sinistro colpisce casualmente il sopracciglio destro del ragazzo che inizia a sanguinare. Rinaldi si alza e dà uno schiaffo in testa a Shpendi pensando che non fosse accaduto nulla. Nervi tesi al fischio finale e improvvisamente dalla tribuna entra in campo il padre di Cristian che si lancia verso il portiere caricando il destro che Rinaldi para col braccio sinistro.