Corriere dello Sport: “Papà Lo Faso: «Vi racconto di quella volta in cui mi misi a piangere per Simone…»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha intervistato il papà di Simone Lo Faso. Ecco quanto si legge: “Impegnato nella sua attività, papà Carmelo non ha tempo per il pulcino calciatore. In assenza del parco giochi, i genitori lo portano alla Vis Palermo in viale Michelangelo. Simone diventerà il primo e unico ragazzo lanciato da questa società tra i professionisti. «Lasciavo Simone, otto anni, davanti al cancello, “divertiti” lo congedavo inghiottito dal lavoro. Mai un minuto per stare con lui. Di questo mi sarei vergognato in seguito. Un giorno, mi ferma un ragazzo: “Signor Lo Faso? Sono Alessio, il mister di Simone. Posso farle una domanda? Ha mai visto suo figlio in campo?”. Il mondo mi cadeva addosso, aveva ragione. Una mortificazione, mi vergognavo da morire. Mi chiese la cortesia di avvicinare il giorno dopo in via Resuttana dove Simone avrebbe giocato. Gli promisi che l’avrei accompagnato personalmente. La partita era alle 16. Simone era con il completino ma alle 16.15 stavo ancora per strada. Faceva come un pazzo. Al parcheggio, salta dalla macchina e corre verso il mister che gli urla di entrare. La sua squadra perdeva per 4-0 ed erano passati venti minuti. Il tempo di sedermi e Simone prende palla dalla difesa, avanza e fa gol da lontano. Come contro l’Inter nelle final eight. È solo l’inizio di una incredibile rimonta. Palla al centro, dribbling al limite dell’area e altra prodezza. I genitori avversari implorano: “Fate uscire Simone, è stanco…”. In mezzo alle risate arriva il 3 a 4. Sempre Simone. M’è venuta la pelle d’oca. Ai miei figli non avevo mai fatto mancare niente. Almeno così credevo. Mi rendevo conto invece in questo caso di avere sbagliato. Intanto, Simone fa il quattro a quattro. Resta un minuto. Altra azione irresistibile, finta al portiere e palla della vittoria. Mi sono messo a piangere. Quella volta, giurai di non perdermi più un allenamento o una partita»”.